Corriere dello Sport: “Totti-Blasi, non c’è pace”
L’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport” si sofferma sulla vicenda tra Totti e Ilary Blasi.
Francesco Totti e Ilary Blasi, secondo round. E ancora non c’è traccia di un vincitore, o della pace, né tantomeno di accordo. L’ex capitano della Roma e la conduttrice televisiva si sono ritrovati ieri alle 15.30 per quasi due ore e mezzo di udienza davanti al giudice Francesco Frettoni della settima sezione civile di Roma. E, al contrario dell’incontro dello scorso 11 novembre in cui a parlare erano stati solamente gli avvocati delle parti, ieri sia Totti sia Blasi sono stati ascoltati dal giudice. Prima separatamente, poi congiuntamente riguardo alle borse griffate e alle quasi cento paia di scarpe di Ilary sparite e poi ritrovate in un controsoffitto della spa della villa dell’Eur, e alla collezione di Rolex di Francesco del valore di oltre un milione prelevata dalla cassetta di sicurezza della banca proprio dalla sua ormai ex moglie.
Il Tribunale civile presidiato naturalmente dalle forze dell’ordine già due ore prima dell’udienza: una ventina di persone tra cronisti, fotografi e curiosi hanno aspettato l’arrivo dei due protagonisti della vicenda. La prima ad arrivare è stata Ilary – lungo vestito nero con dolcevita – a bordo del suo Range Rover bianco, accompagnata dai legali Pompilia Rossi e Alessandro Simeone. Tutti molto sorridenti all’interno della vettura mentre si prestavano ai flash dei fotografi. Da vero attaccante invece Totti ha provato a dribblare foto e giornalisti con la sua Smart dai vetri scuri nella quale si intravedeva un volto non proprio disteso per il nuovo incontro in tribunale. Lui accompagnato – come nella precedente udienza – da Laura Matteucci, avvocato che lavora con Antonio Conte, già in tribunale ad aspettarli. Abbigliamento informale per l’ex numero dieci. Senza giacca e camicia come a novembre, ma con un maglione a lupetto bordeaux su un pantalone grigio. Sguardo serio mentre superava il cancello della sezione di viale Giulio Cesare, un braccio appoggiato al pannello del finestrino, quasi a voler mostrare la mano sinistra e ciò che portava al dito. Un anello che potrebbe essere quello condiviso con Noemi e che per molti era sparito dalla mano del numero dieci, a segnalare una crisi di coppia. Un messaggio, forse, per smentire i rumor e per confermare la loro serenità in una storia all’insegna della privacy nel loro maxiappartamento a Roma nord.
Totti e Ilary sono stati ascoltati prima separatamente e poi congiuntamente, sempre com’è ovvio insieme ai rispettivi avvocati. Dalla fase interlocutoria adesso si passerà a quella istruttoria: presto arriverà la decisione del giudice sui testimoni (cinque a testa) da convocare della prossima udienza prevista tra una ventina di giorni. L’accordo non è ancora vicino, tutt’altro. Le parti sin qui non hanno trovato un punto d’incontro a causa delle precedenti e spinose puntate della spy story legata a Rolex, scarpe e borse. A oggi non ci sono quindi i presupposti per prevedere una fumata bianca tra le parti, e questo non renderà decisamente più semplice lo svolgimento della causa ben più importante: quella di separazione prevista per il prossimo 14 marzo. Tra i «no comment» generali, l’avvocato Alessandro Simeone, legale di Blasi, si è limitato a dire: «Siamo nella mani dei giudici». Qualche ora dopo l’avvocato sarebbe andato a cena insieme alla sua assistita, Michelle Hunziker e le amiche in uno dei ristoranti più apprezzati dall’ormai ex coppia Totti-Blasi. Perché la cucina ha sempre messo tutti d’accordo. Borse e Rolex un po’ meno.