Corriere dello Sport: “Torna la Champions League. A Guardiola rimane solo la Champions”

“Guardiola non lo dice, ma le uova del City stanno tutte nel paniere Champions. Il Chelsea è a otto punti in campionato, la FA Cup è roba di secondo piano (e lo si evince pure dalla formazione mandata in campo contro l’Huddersfield sabato). E, forse, vi è anche una punta d’orgoglio dal momento che in tre anni di Bayern non è mai andato oltre le semifinali, rimediando anche pesanti sconfitte. Ma la via per Cardiff passa per il Principato, contro il Monaco che segna a grappoli (già 106 reti questa stagione) dello stregone Jardim, capace di trasformare una squadra speculare e quadrata la passata stagione in una vera macchina da gol che ha già eliminato – superandolo in casa e in trasferta – il Tottenham di Pochettino nella fase a gironi. GUARDIOLA. Pep sente la sfida: «Tutta l’Europa ci sta guardando. E tutta l’Europa ci analizzerà e ci dirà quanto siamo bravi se vinciamo. E questa è una cosa bellissima. Se invece non vinciamo, tutta l’Europa sarà pronta ad ammazzarci…». La filosofia di chi mette la prestazione davanti al risultato è sempre quella, il Pep è fatto così. Ma segue diritto per la sua strada anche se significa rimediare ai propri errori (Caballero ad esempio sarà tra i pali al posto di Bravo, fortemente voluto in estate e poi rottamato) e mandare in panchina un mostro sacro come Aguero. Stasera l’argentino sarà regolarmente in campo, ma solo per via dell’infortunio del teenager brasiliano Gabriel Jesus. Chiaro però che Aguero non è l’attaccante ideale per il gioco di Pep. O, quantomeno, che Pep non lo consideri l’attaccante ideale. La cosa che forse preoccupa un po’ è che ci abbia messo quattro mesi per capirlo. COSÌ IN CAMPO. A livello di formazione il dubbio è se mettere Fernandino in mediana (e Yaya Touré in panchina) oppure se schierare il brasiliano nel ruolo di terzino destro, compito che ha svolto egregiamente nelle ultime uscite. L’alternativa è uno fra Sagna e Zabaleta. Assenza importante anche nel Monaco, dove Jardim deve rinunciare allo squalificato Jemerson, rilevato, con ogni probabilità da Raggi. Vi è anche la tentazione di passare al 4-3-3 con l’avanzamento di Bernardo Silva e l’inserimento di un mediano. Più probabile però che venga confermato il 4-4-2, con Germain pronto a ronzare attorno al bomberissimo e redivivo Falcao. JARDIM. I due tecnici si fanno i complimenti a vicenda. «Sia noi che il City siamo squadre che amano giocare a calcio e amano giocare bene – afferma Jardim – Siamo pieni di giocatori tecnici. Chiaro però che a livello di budget non vi è paragone». Guardiola invece ammira l’efficenza dei monegaschi. «Sono forti fisicamente, i terzini sono ali aggiunte, le ali si accentrano e fanno i fantasisti e davanti c’è un killer come Falcao – afferma – Segnano tantissimo e sprecano poche occasioni da gol. Sono un esempio di concretezza». Proprio quella concretezza che, secondo la critica, ogni tanto latita nel gioco del City”. Questo quanto si legge su “Il Corriere dello Sport”.