Corriere dello Sport: “Torna in campo la serie A. Le probabili formazioni di Napoli-Torino”
L’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport” si sofferma sulle probabili formazioni di Napoli-Torino
Era il 16 luglio 2022. Eppure sembra passata un’era geologica. È il giorno della contestazione a Dimaro. Aurelio De Laurentiis non usciva dall’albergo in Trentino, non osava farsi vedere in pubblico. Luciano Spalletti, da solo, affrontò i contestatori. «Statte zitto» disse in un napoletano improbabile. Sembrava di assistere gli agli ultimi giorni di Pompei, probabilmente anche a causa di una sopravvalutazione della scala Richter dei social i cui strepiti sono uno specchio deformato della realtà.
Due mesi e mezzo dopo, tra Napoli e il Napoli se non è un idillio poco ci manca. Oggi al Maradona saranno in quarantamila a sostenere la squadra di Spalletti difendere il primo posto in classifica contro il Torino. Poco tempo fa le curve superiori a 35 euro avrebbero provocato polemiche e pistolotti sulla disaffezione. Oggi quel settore sarà pieno, così come pochi saranno i vuoti nei Distinti. Certamente i risultati aiutano ma dopo tanto sbraitare Napoli si è resa conto che rinnovare non è sinonimo di ridimensionare. La città ha gradito la ventata di freschezza che hanno portato tanti volti nuovi.
Oggi la passione ha le sembianze di Kvicha Kvaratskhelia georgiano di 21 anni che in brevissimo tempo ha scalato le tappe della passione: da oggetto misterioso a “non c’è male”; da “bisogna vederlo in campionato” a “ora però va testato con le squadre che contano”, fino a “sicuri che non sparirà negli stadi che fanno tremare le gambe?”. Le ha superate tutte: una dopo l’altra. A Liverpool non lo hanno dimenticato. E nemmeno i laziali dell’Olimpico e i milanisti di S an Siro. È il nuovo idolo di Napoli. Un calciatore che piace ai bambini e ai loro nonni. Perché è al tempo stesso contemporaneo e antico. Spalletti farà anche bene ogni tanto a fargli una tirata d’orecchi, ma la realtà resta incontrovertibile: Kvaratskhelia è uno tsunami calcistico che in poche settimane ha fatto dimenticare il passato e riacceso l’entusiasmo.
Ovviamente non è solo lui. Il sudcoreano Kim sembra un personaggio dei fumetti. Non spreca una risorsa d’energia, è l’essenziale fatto giocatore. Il suo salvataggio acrobatico all’ultimo minuto su Brahim Diaz è arrivato su tutti i telefonini dei tifosi del Napoli. Se ci fosse l’audience dei video girati su Whatsapp, sarebbe primo per distacco. E ancora: era mai successo che Napoli avesse il centravanti del presente e del futuro della Nazionale? Raspadori, 22 anni, che il giorno delle visite mediche sorrideva come un bambino. E Simeone? Segna e si commuove più dei tifosi. Sono tutti felici di giocare con la maglia azzurra, per loro è il compimento di un sogno. Trasmettono emozioni contagiose. La città non ne era consapevole ma aveva voglia di cambiare pagina, di respirare aria nuova. Di immedesimarsi in volti allegri, non segnati da dolorose sconfitte. I tifosi sono stati travolti da questa sana genuinità. Meno impastata di retorica, e forse anche questo è piaciuto. In campo, questo Napoli gioca col sorriso e senza paura. Sempre pronto a reagire. Fuori dal campo, Napoli ha riscoperto la gioia e la leggerezza.