Corriere dello Sport: “Titoli di coda Zamparini, l’addio ora è inevitabile. Oggi l’incontro con il gruppo americano, entro fine stagione…”

“Sono gli ultimi mesi di Zamparini. Stavolta per davvero. La decisione ormai è presa, e non si tornerà indietro. Entro la fine della stagione, forse già alla prossima sosta della A (quando l’Italia giocherà al Barbera con l’Albania), il presidente che da 15 anni gestisce il Palermo cederà il pacchetto di maggioranza della società. E non tanto perché l’offerta che presenteranno i rappresentanti del fondo americano è di quelle irrinunciabili (un primo incontro è in programma oggi) ma perché lo impone la crisi finanziaria del patron. Non è più una questione di cifre, Zamparini è costretto a cedere prima che la situazione precipiti in maniera irrecuperabile. Fino ad ora, si è sempre ritenuto che in realtà il presidente non avesse tutta questa voglia di vendere. Che il calcio costituisse per lui una ragione di vita, un settore dove far sentire il suo peso o persino divertirsi, e, fra le tante attività del suo panorama imprenditoriale, una di quelle che andavano meno peggio. Ma ora non è più così. Anche i conti rosanero, appesantiti dalle vertenze con i procuratori argentini, impongono un’attenzione maggiore e costringono ad un esborso annuale che Zamparini non è più in grado di fornire. Da qui, tutte le operazioni a risparmio degli ultimi mesi, fino al silenzio assoluto nel mercato di gennaio. Per quanto confuso e invecchiato, il patron ha compreso che bisogna cedere. Subito, senza perdere tempo e diminuendo le pretese nella trattativa. Disperatamente, ha cercato sostanzialmente un finanziatore, qualcuno che investisse denaro fresco per salvare la baracca (i cinesi) e permettergli di restare nell’ambiente dandogli la chance di un riscatto dopo stagioni disastrose. Non ci è riuscito ed a questo punto sono venute meno tutte le cautele. Zamparini è pronto a cedere immediatamente a chiunque gli fornisca delle solide garanzie di pagamento. Il gruppo americano dai contorni in verità ancora non pienamente definiti (in ogni caso non legato ai precedenti tentativi di John Viola o Frank Cascio) pare in grado di formulare un’offerta soddisfacente da questo punto di vista. Offerta che riguarderà più rami d’azienda del suo gruppo compreso il Palermo calcio. L’incontro dovrebbe (il condizionale in certi casi è obbligatorio) avvenire oggi, probabilmente ancora con l’ausilio di intermediari, ma si va verso un sì. Anche perché Zamparini ha pochissime alternative. Questione di dettagli, poi si passerà alla fase operativa. Dunque sul piano sostanziale, l’attuale padrone dei destini rosanero potrebbe essere fuori dai giochi nel giro di un mese. Alternative se sorgesse qualche intoppo? Poche, quasi nulle. Non riscuote credito la voce di una cordata palermitana legata alla Confindustria locale (che ha smentito) e che tenterebbe poi una non meglio precisata strada di azionariato popolare. I promotori dell’iniziativa “Compriamo il Palermo”, gli unici che hanno provato in questi mesi a smuovere le acque, confermano di non essere stati contattati da nessuno. Insomma, la novità è che stavolta ci siamo sul serio. Al di là della rottura totale con città e tifosi, Zamparini è obbligato ad andar via per difficoltà economiche, ma questa urgenza lo porterà a cercare meno certezze nel compratore. Ad esempio, il patron stavolta non starà tanto a guardare ai progetti sportivi del gruppo che rileverà il club, garanzia che invece aveva espressamente chiesto a Cascio e ai cinesi. Adesso aspetta solo di vendere di fronte ad un conguaglio convincente. Il futuro del Palermo non lo riguarderà più e forse proprio per questo continua ad occuparsi del presente consigliando formazioni a Lopez, quasi come l’ultimo giro su una giostra da cui fra poco dovrà scendere. Ma sul come chi subentrerà vorrà portare avanti il cammino sportivo, ci sono per ora grossi punti interrogativi. Sembra probabile una fase di transizione nella quale resteranno i protagonisti attuali almeno fino a fine stagione (il ds Salerno, forse Baiguera come dirigente di riferimento) mentre altri hanno già detto addio come Baccin, che ha valorizzato il settore giovanile ed ora approderà in grandi club (Juventus?). Il resto è tutto da costruire ma con una sola certezza: non deciderà più Maurizio Zamparini.”. A riportarlo è l’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport”.