In arrivo l’abolizione della tessera tanto contestata dagli ultrà, la Tessera dei tifoso. Ecco quanto riporta in merito l’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport”:
“Partecipazione. Semplificazione”. Sono le parole contenute nel comunicato della Federcalcio che annuncia la presentazione del protocollo d’intesa tra i ministri dell’Inter e dello Sport, Minniti e Lotti, quello del Coni Malagò e quello della Figc Tavecchio. La materia? “La fruizione degli stadi calcio”. Decodificare il linguaggio può essere una maniera ulteriore per partecipare e semplificare. Si parlerà di tessera del tifoso. E del suo definitivo superamento – è il termine istituzionalmente più gradito – che tanto sembra essere un pensionamento vero vero e proprio, un addio in piena regola, dello strumento creato per dare un nome e un volto ai tifosi in trasferta nell’obiettivo di creare un deterrente agli atti violenti durante le partite di calcio. La sintesi di tutto quello che in queste ore continua a ruotare attorno alla stesura ultima del documento che rappresenterà quel protocollo d’intesa da siglare, è soprattutto una: non ci sarà più bisogno di sottoscrivere una tessera per andare allo stadio in trasferta. Ed è un ottimo punto di partenza. D’altro canto l’orizzonte tracciato da un bel po’ è sempre stato uno: restituire gli stadi alle famiglie. E sotto la luce di questo faro è stato elaborato questo nuovo progetto che rimodella le modalità di accesso allo stadio. Non è un caso che a livello governativo l’input arrivi, oltre che dal ministro Minniti che in quanto titolare dell’Interno, in materia di accessi e sicurezza è competente e sovrano, dal ministro dello Sport Lotti, grande ispiratore che aveva già segnato in modo importante il percorso di abolizione delle barriere allo stadio Olimpico di Roma e prosegue con questa nuova iniziativa il percorso sociale, dato caratterizzante del suo mandato. Domani i due ministri siederanno con il presidente del Coni Malagò e quello della Figc Tavecchio in via Allegri per presentare la firma del protocollo d’intesa.
RUOLO CHIAVE. «Venerdì alle 14.30, sulla tessera del tifoso, ci sarà una riunione con il ministro dell’Interno, il capo della Polizia, il responsabile dell’Osservatorio sulle manifestazioni sportive e il ministro dello sport. Ci saranno importanti novità verso la direzione di includere i tifosi veri e le famiglie e non di escluderli»: sono le parole che il presidente del Coni Malagò ha pronunciato al termine della sua audizione alla Commissione antimafia, anticipando il tema della conferenza di domani. La novità sarà quella di rimodulare in chiave contemporanea uno strumento vissuto, se vogliamo usare un eufemismo, in maniera perlomeno controversa: tra chi si è sempre schierato favorevolmente e i tanti contrari (frange streme del tifo in testa), la sensazione finale è che se soprattutto all’inizio, seppur in vigore, i divieti alle trasferte restavano comunque tanti, l’inefficacia di fondo della tessera è parsa ai suoi detrattori evidente. E in questa riforma che pota al pensionamento della famigerata tessera, un ruolo chiave continuerà ad esercitarlo l’Osservatorio: non solo perché Il ministro dell’Interno ha dato l’incarico al suo presidente la dottoressa Stradiotto, di verificare se sussistano le condizioni per realizzare un rinnovato modello di gestione degli eventi calcistici (e il nuovo progetto ha nell’Osservatorio l’ispiratore). Ma anche perché sarà sempre l’Osservatorio dare prescrizioni ad hoc solo per le partite a rischio. Il passaggio epocale però resta: via la tessera del tifoso per le trasferte. E il piano avrà verifiche nell’arco di un triennio per essere eventualmente ritarato.”.