L’edizione odierna del “Corriere dello Sport” si sofferma sul terremoto Superlega, riportando le dichiarazioni di Aleksander Ceferin, presidente Uefa.
Si è calato nel ruolo del difensore dei buoni, alimentando un’immagine della Uefa come associazione umanitaria. «Non c’è mai stata una Superlega. È stato un tentativo di creare una fantomatica lega di ricchi che non seguisse alcun sistema, che agisse al di fuori della piramide del calcio in Europa, della tradizione, della cultura, della storia. Ci hanno tutti sottovalutato. È un comportamento tipico delle persone che sono per lo più circondate da signor sì che annuiscono e che dicono loro di essere il migliore, il più bello e il più intelligente. Probabilmente hanno sottovalutato me e l’intero contesto. Ora mi aspetto che in futuro nessuno più nel mondo del calcio mi sottovaluti».
Ne ha avuto per Florentino Perez «Non mi vuole? È un incentivo ancora più grande a restare. Vuole un presidente che gli obbedisca, lo ascolti e faccia quello che pensa» ed è andato di nuovo giù duro con Agnelli: «Per me è assolutamente orribile che l’avidità possa essere così forte al punto che non ti importa dello sport che amiamo, della cultura, della tradizione europea, dei tifosi e, per ultimo ma non meno importante, delle amicizie personali».