Corriere dello Sport: “Terremoto a Palermo, Baldini sbatte la porta. Dai mancati rinnovi alla magia rotta, i motivi della rottura”
L’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport” si sofferma sulla bufera abbattutasi sul Palermo nella giornata di ieri con le dimissioni di Baldini e Castagneto.
La favola felice del Palermo appena tornato in B e pronto a traguardi ancora più ambiziosi sotto l’egida del City Group, si spezza subito in una giornata surreale. Il tecnico Baldini e il ds Castagnini, protagonisti della promozione arrivata solo il 12 giugno scorso, si sono dimessi. Decisione irrevocabile, che sarà spiegata stamane in una conferenza stampa prevista per le ore 11.
Il club ha provato a trattenerli ma non c’è stato nulla da fare ed alle 20,50 è arrivato il comunicato ufficiale che “accetta a malincuore le inaspettate dimissioni”, porge ad entrambi i soliti ringraziamenti e specifica che “la società è già al lavoro per implementare una nuova struttura tecnica. Un ulteriore annuncio arriverà nei prossimi giorni”.
I motivi? Conoscendo la filoso fia di Silvio, la fine dell’entusiasmo che aveva portato alla clamorosa conquista della B. Il tecnico ha avvertito da più di un segnale che quella magia si era rotta, che lui stesso, per quanto stimato, non era al centro del progetto, ed ha preferito chiudere qui piuttosto che trascinare un rapporto che prima o poi sarebbe degenerato in crisi.
I nodi. Silvio Baldini ieri mattina è arrivato al Barbera e ha riunito la squadra comunicando la sua decisione: «Non posso trasmettervi la mia energia se non risolvo certe cose a livello societario» è pressapoco il concetto espresso. Fulmine a ciel sereno? Solo in parte. Baldini da giorni premeva per difendere il gruppo con cui aveva realizzato l’impresa. Uno dei punti dolenti era ad esempio il rinnovo dei contratti a De Rose e soprattutto a Luperini, legati ai rosa al momento solo fino al 2023, ma braccati da altri club con proposte interessanti. Il prolungamento di Luperini pareva congelato e questo è un primo punto che dava fastidio al tecnico toscano.
Poi c’era il problema di un assestamento da trovare col nuovo management: il Palermo della galassia City risponde a criteri diversi e a una burocrazia più complicata, Zavagno si è affiancato a Castagnini sul mercato, Gardini gestisce l’aspetto organizzativo. Dovevano essere tappe di una crescita che si sperava più dolce, invece si è arrivati presto ad una diversità di vedute che ha portato alla rottura. E Castagnini, ds legato a filo doppio con l’allenatore, non ha potuto che condividerne la scelta.