Corriere dello Sport: “Tensione Palermo. Corini, perché il City Group non cambia”

L’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport” si sofferma sulla tensione in casa Palermo con il City Group che non cambia Corini.

Ci sono altri 6 mesi di campionato da giocare e lo stato di tensione che in questo momento vive il calcio a Palermo non fa bene a nessuno e non può produrre nulla di positivo. Distorcono però le visioni su come reagire all’indubbia fase di appannamento (eufemismo). Quello che all’esterno pare immobilismo, è per il City una analisi più approfondita delle possibili mosse.

Cambiare allenatore, modalità comune per il calcio italiano di fronte ad obiettive difficoltà, è vista dal club anglo arabo non solo come una sconfessione di un metodo di lavoro (la valutazione si fa a fine stagione) ma come un rimedio incerto, che non è detto che risolva d’incanto i problemi che il Palermo ha mostrato. Non si tratterebbe peraltro solo di sostituire Corini, ma un intero staff per cambiare sistemi di lavoro e preparazione fin qui codificati.

Superfluo dire che sulla scelta non incidono per nulla motivazioni economiche. Il gruppo ha investito sin qui oltre 40 mln di euro nell’operazione Palermo e altri ne ha in previsione; pur guardando con attenzione alla sostenibilità della gestione, non è certo qualche stipendio a rappresentare un problema.

Palermo, il City non ha ancora capito che il calcio qui è un’altra cosa

Palermo, un silenzio assordante