Corriere dello Sport: “«Tenete tutti giù le mani dal Catania: è pulitissimo» Lo Monaco: Infiltrazioni mafiose fra i nostri tifosi? Una cavolata”
“Che vigilia! A poche ore dalla partita con il Rende, a Catania è successo di tutto e di più. Al punto tale che è tornato a prendere parola Pietro Lo Monaco, che ha voluto fare il punto della situazione e allontanare le nubi dal cielo rossazzurro. «Cominciamo dalla partita – esordisce – affrontiamo un avversario forte e che gioca sulle ali dell’entusiasmo, per di più in un campo piccolo e che favorisce i contatti fra calciatori. Non l’ideale per chi si porta dietro qualche acciacco come molti dei nostri. In ogni caso non siamo abituati a piangerci addosso. Il nostro organico è valido e a Rende andremo a giocarcela, come sempre».
Ciò a una settimana dal pari col Matera, che ha lasciato qualche strascico polemico. «Le polemiche non le faccio io, ma coloro i quali ad ogni soffiata di vento amano chiamare in causa il Catania. E qui mi tocca ascoltare o leggere cavolate in serie. Come quella secondo cui nella nostra tifoseria sarebbero forti le infiltrazioni mafiose. Ma si aggiornassero… La nostra è una tifoseria calorosa, appassionata, ma tutte ‘ste fandonie non ci appartengono: si prova sempre a mettere in mezzo il Catania». Pare sia stato fatto anche da Lecce appena un paio di giorni fa. «Una situazione che denota poca tranquillità, devo pensare. Noi ci siamo lamentati, legittimamente, dopo una serie fin troppo lunga di gol annullati e rigori non concessi in momenti topici della partita. A Castellammare di Stabia, dove pure abbiamo vinto, a Trapani dove abbiamo perso, e contro il Matera, dove abbiamo ottenuto un pareggio. Gli errori sono sotto gli occhi di tutti, ma nessuno si è sognato di accusare il Lecce. Anzi, io dico che Lecce e Catania meritano di stare in ben altre categorie che in Serie C. Però, puntuali, ecco arrivare certe dichiarazioni sibilline». Si riferisce al diesse del Lecce, Meluso? «Proprio a lui: un dipendente di un club che adombra strani scenari e che afferma pure che il suo presidente è, comunque, nelle condizioni di poter controllare tutto. Rimango allibito. C’è qualcuno del Lecce che fa parte dell’ufficio indagine e noi non lo sappiamo? Ritengo che tali dichiarazioni siano gravissime e mi auguro che la Procura federale si muova tempestivamente per vederci chiaro. Lo vuole il Catania ma credo sia dovuto a tutte le società di Serie C». Per finire c’è la maxi richiesta di squalifica per Russotto. «Ho letto gli atti e non credo si possa squalificare un calciatore per un gol sbagliato. Mi auguro e sono certo che tutto rientrerà».” Questo quanto si legge sull’edizione odierna de il “Corriere dello Sport”.