L’edizione di oggi del “Corriere dello Sport” riporta alcune dichiarazioni rilasciate ieri in conferenza stampa da mister Tedino: “Per la prima volta dopo quasi un girone, stasera a Cesena il Palermo potrebbe presentare la stessa formazione del turno precedente. Un ulteriore segnale di continuità e di meccanismi che funzionano in maniera quasi naturale. Tedino ha ancora due piccole incertezze (Gnahorè o Murawski, Trajkovski o Embalo?), dovute alle partite ravvicinate e al campo in sintetico, che può risultare insidioso per alcuni elementi reduci da infortuni. Ma in linea di massima, è intenzionato a non cambiare una squadra che ha preso il giusto ritmo: «Stiamo facendo bene – riconosce il tecnico, che però subito dopo ammonisce. – Nel calcio basta nulla per tornare indietro, sarei deluso se dovessimo fare una partita disattenta. Ma il mio gruppo è intelligente e sa che non deve perdere le proprie prerogative».
TITOLO D’INVERNO. Tedino ribadisce di voler pensare a una partita per volta, ma comprende anche lui il valore di chiudere in testa il girone d’andata. «Ci sono ancora due giornate, sarebbe strepitoso attestarsi in una posizione di classifi ca forse insperata dopo l’annata difficile da cui veniva il Palermo. Ma serve la giusta cattiveria e Cesena è la partita peggiore che ci potesse capitare dal punto di vista ambientale e climatico. Loro vengono da un periodo di forma eccellente, fanno molti gol, inoltre sul sintetico gli appoggi non sono quelli del campo in erba: un’altra situazione alla quale non siamo abituati». E’ un Palermo che sembra aver trovato delle certezze: «Se lavori bene, il tempo ti premia. Abbiamo creato insieme una mentalità di un certo tipo grazie anche a direttore e proprietà che hanno avuto fi ducia. Adesso c’è fra noi una conoscenza e una… sopportazione reciproca, sono tutti coinvolti nel progetto, insistiamo continuamente sui dettagli da migliorare E le diffi coltà che ci attorniano aumentano le nostre motivazioni, ci danno più compattezza e voglia di dimostrare».
LA NOMINA DEI PERITI. Tedino si riferisce essenzialmente all’incubo fallimento che continua ad aleggiare sulla società. Sono stati nominati da parte del Tribunale i tre periti “terzi” che dovranno, nel giro di 50 giorni, analizzare conti e prospettive economiche del club. Si tratta di un esperto di Pescara, di un professore di Bologna e di un commercialista di Palermo. Sul piano sportivo, la squadra viaggia per conto suo e non sembra preoccuparsi neppure di una possibile conseguenza sul mercato. Tedino sorride all’ipotesi di partenza di Nestorovski, che potrebbe tornare disponibile già dal prossimo turno con la Salernitana: «Nesto è il nostro attaccante principe, ha allungato il contratto, è il capitano, ha detto che vuole portare il Palermo in serie A. Zamparini ha detto che visti i risultati, potrebbe andar via? Erano parole pronunciate con ironia. Sarebbe una perdita grave non solo come giocatore ma come leader». Intanto, conferma per La Gumina: «Nino è un giocatore futuribile, si è conquistato lo spazio con spirito di sacrifi cio, deve mettere in campo il suo entusiasmo e la sua esuberanza per tutta la settimana»“.