“Le critiche fanno bene. Di certo hanno fatto scattare una molla decisiva nel Frosinone di Longo che ha retto ai soliti ipercritici sempre insoddisfatti, sbarazzandosi di una spigolosa Entella non a caso avanti allo “Stirpe”. Questa volta niente rimonte patite, nonostante i soliti strafalcioni arbitrali che hanno rimesso in discussione la gara. Ma la caparbietà di Ciano & C. ha consentito di chiudere una contesa ricca di emozioni con una vittoria che vale il 2º posto e impedisce al Palermo di festeggiare il primo traguardo di questo avvincente ed equilibrato torneo. Eh sì, perché Tedino non sfonda a Cesena dove Castori, come prevedibile, gli rende la vita dura battendosi orgogliosamente e riagguantando un pari tutt’altro che scontato dopo il vantaggio di Trajkovski. Bari e Parma impattano al San Nicola dove Grosso finora ha costruito la sua stagione da vertice. A D’Aversa sta bene così in attesa dei bomber ora ai box (Ceravolo e Calaiò) e di un mercato in cui i crociati sono annunciati protagonisti. Notte magica per Stroppa all’Arechi: la Salernitana sognava il bis di Chiavari, invece fa festa dopo 31 anni con Floriano solo il Foggia che fuori casa si conferma squadra non da bassa classifica. Come questa pirotecnicca Ternana di Pochesci lanciata dal poker di Montalto a tre anni da quello di Granoche al Crotone. Resta inchiodato laggiù l’Ascoli di Cosmi al 3º pari di fila dopo aver rischiato di perdere col Pescara di Zeman che non si sa se salva la panchina ma di certo non ritrova la macchina da gol che aveva immaginato”. Questo quanto riportato dall’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport”.