Oggi, nelle pagine del “Corriere dello Sport”, possiamo leggere la presentazione del match Palermo-Pescara, in programma oggi alle 15 e valido per la 34^ giornata del campionato di serie B: “È la sfida fra due tecnici vicini di casa, che si sono conosciuti a Treviso quando ancora Pillon giocava, le cui famiglie si frequentano e stimano. Per Bepi, appena assunto dal Pescara, un esordio delicato e pieno di incognite ma su un campo dove l’ultima volta ha battuto il Palermo di Iachini (2-1 nel 2014, lui era a Carpi). Per Tedino, la chance di riagganciare il 2º posto visto che il Frosinone gioca a Parma. E un singolare tabù da spezzare: il Palermo viene da 3 successi di fi la al Barbera (con Ascoli, Frosinone e Carpi) ma non vince 4 partite di fi la in casa da ben 6 anni, dal 2012 con Mutti (Mangia ne aveva fatte 6). Iachini in B nella stagione dei record si era fermato a 3, così come Tedino quest’anno, frenato dal ko col Foggia.
EQUILIBRI. Bruno ha formulato gli auguri di rito al collega («tecnico preparato e gran brava persona»), ha ammonito sulla pericolosità del Pescara («dovremo mettere grande attenzione nella fase di transizione»), ma poi si è concentrato su ciò che dovrà fare il Palermo. Rintuzzando le polemiche per le sue scelte di Parma: «Faccio errori nel mio lavoro ma la formazione nasce dalla disamina di tante situazioni, a cominciare dalle condizioni psico fi siche dei singoli. L’esclusione di La Gumina? Io ho sempre avuto fi ducia in lui, ma è sbagliato pensare che si vinca spostando un giocatore e basta. Con me sono tutti titolari, ho cambiato spesso. Una squadra non è un’azienda individuale, si lavora insieme, per vincere c’è bisogno di tutti». E oggi, pur schierando due punte con Coronado, potrebbe rilanciare Chochev. In difesa, conferma per Rajkovic, Dawidowicz per Szyminski.
DOPO PARMA. Tedino non vuole strascichi di nervosismo dopo il discusso ko di Parma: «Quella gara, sviste arbitrali comprese, è fi nita. Resettiamo e riprendiamo il nostro percorso. Qualcosa abbiamo sbagliato anche noi, dobbiamo essere bravi a gestire l’errore e trasformarlo in risorsa. Oggi chiedo non solo palleggio ma anche aggressività. Aggancio al Frosinone, il fi ato sul collo di Parma e Perugia? Non guardiamo né dietro né davanti, cerchiamo di raggiungere la quota dove più o meno dovrebbe stare la promozione diretta. Due di fila in casa? Non faccio appelli, ma è un mmento importante per tutti. A Parma i boati della curva si sentivano. Ognuno si comporti come crede, noi abbiamo bisogno anche dei nostri tifosi».
CI PROVA PILLON. «Proveremo da subito a fare risultato – dice Pillon – serve coraggio perché aspettarli vorrebbe dire subire la loro qualità. Ce la giocheremo, di certo il Palermo dovrà sudarsela»“.