Corriere dello Sport: “Tedino per Zamparini è come Sarri. Ma è arrivato solo per i tanti rifiuti?”

“Con una di quelle iperboli che tanto spesso hanno fatto sorridere se non arrabbiare mondo del calcio e tifosi, Zamparini lo ha definito il nuovo Sarri. Un modo per dire che Bruno Tedino viene dalla gavetta e dalle categorie minori, dove però il suo lo ha sempre fatto tanto da meritarsi la chiamata delle nazionali azzurre giovanili, con Sacchi che gli affidò la guida dell’Italia Under 16 e Under 17 dal 2013 al 2015. Tedino è un lavoratore meticoloso, che sa farsi ben volere all’interno dei club, con pochissimi esoneri da segnalare nella sua quasi trentennale carriera: andò male solo a Novara, in C1 nel 1999, e nella Pistoiese 2005/06, dove però fu richiamato dopo poche giornate conquistando la salvezza con una rimonta clamorosa. Ama giocare col rombo e col trequartista, diciamo 4-3-1-2, ma quest’anno non ha disdegnato di infoltire il centrocampo e utilizzare una sola punta. Il suo Pordenone è stato una rivelazione. Prima di ufficializzare il suo arrivo a Palermo dovrà rescindere il contratto coi friulani con cui è legato sino al 2019. UOMO DI ZAMPARINI. La conoscenza col patron rosanero è di antica data. Tedino ha allenato le giovanili del Venezia di Zamparini dal 1995 al ’97. Pordenone è a due passi da casa del presidente (o ex, fate voi) e molti ricorderanno che proprio questo club è stato il primo rilevato da Zamparini prima di approdare in Laguna. Tedino è stato seguito con attenzione in questo periodo e inoltre le sue caratteristiche sono perfette per il momento vissuto dal Palermo e da Zamparini: nomi più altisonanti ormai preferiscono declinare l’offerta del Palermo. Tedino è un esordiente che Zamparini pensa per l’ennesima volta di consigliare su schemi e giocatori da schierare. Starà poi al tecnico tenere la schiena dritta e vedere come comportarsi. LO FASO E MISURACA. Tedino, nato 52 anni fa a Treviso, ovviamente non è abituato alle grandi piazze né al Sud, e in verità non ha mai allenato al di sotto della Toscana. Predilige i calciatori italiani, anche come retaggio delle due annate in cui ha lavorato con i talenti azzurrini in erba. Fra di loro, Simone Lo Faso, che Tedino conosce bene e che con la sua presenza potrebbe trovare un motivo in più per restare. Quanto agli ex palermitani, Bruno ha allenato quest’anno Gianvito Misuraca, che fu capitano della Primavera rosanero divenuta campione d’Italia nel 2009 ma che in prima squadra non ebbe mai un’occasione. Il primo acquisto intanto sembra scontato: Tedino porterà con sé a Palermo il promettente centrale difensivo Andrea Ingegneri, 25 anni, uno dei pilastri del suo Pordenone”. Questo quanto riportato da “Il Corriere dello Sport”.