Corriere dello Sport: “Tedino: Palermo, tempo di lottare. Coronado out?”
L’edizione odierna del “Corriere dello Sport” analizza le parole rilasciate ieri in conferenza stampa dal tecnico rosanero Bruno Tedino e propone la probabile formazione in vista del match contro il Carpi: “«Se il Palermo è una squadra con gli attributi lo vedremo stasera». Bruno Tedino non gira attorno al problema, Carpi (mai battuto in 4 precedenti) è già una partita delicata. Più di un aspetto non gli è piaciuto sabato, la delusione e la sorpresa gli si leggono ancora sul volto. Sì perché Tedino non solo non si aspettava di perdere ma avrebbe giurato che col Novara sarebbe arrivata la migliore prestazione dell’anno. «Invece siamo stati disarmanti – ripete senza cercare alibi – al di là degli episodi perché nel 1° tempo potevamo anche andare in vantaggio, non ci siamo mai inc…ati, nessuno si prendeva responsabilità. I fischi a fine gara erano del tutto giustificati ma a me danno molta energia. Dobbiamo crescere sul piano della personalità, mi dà fastidio il concetto che una mia squadra non abbia cattiveria agonistica. A Carpi servono uomini con credenziali morali importanti, bisogna portare a casa il risultato anche con le unghie. Una vittoria fuori casa ci darebbe la scossa di cui abbiamo bisogno. La condizione atletica? Dipende da quella mentale, se sei forte dentro, le gambe rispondono».
POSAVEC E CORONADO. Una mini rivoluzione è inevitabile, anche a causa delle sole 72 ore fra una gara e l’altra. Nel Palermo ci saranno 6 giocatori nuovi rispetto all’undici iniziale col Novara, compreso Posavec che ha smaltito l’infortunio e torna in porta «perché il titolare è lui». Difesa a 3, rientro dei polacchi, Rolando a spingere sulla sinistra, con Coronado in forse ed Embalo vicino a Nestorovski. Il gol è una chimera (solo uno i trasferta), la vittoria esterna anche (mai un colpo fuori casa nel 2017). Intanto Tedino torna sulle scelte di sabato e si arrabbia con chi insinua suggerimenti di Zamparini: «Sulla formazione non mi ha mai detto niente nessuno, non esistono imposizioni, col Novara ho fatto giocare chi mi aveva dato garanzie in allenamento, dando linfa a elementi affaticati come i polacchi, che necessitavano di recuperare. E’ andata male, colpa mia, inammissibili i troppi errori gratuiti fatti. Ora, con un match tanto ravvicinato, ricambierò ma questo gruppo ha dimostrato che non esistono titolari e riserve ben definite. Il digiuno di Nestorovski? Lui non è uno che da solo prende la palla, ne scarta 10 e fa gol, ha bisogno dei compagni e di essere servito, però il Palermo deve essere capace anche nelle difficoltà di sfruttare poche occasioni. Classifica pericolosa? Non la guardavamo prima non lo facciamo neppure ora, certo mi brucia pensare che sabato vincendo saremmo stati primi da soli». Tedino aspetta una risposta di orgoglio e personalità: «Il Carpi è molto compatto, bravo sulle seconde palle, ci vorrà un gran lavoro preventivo della linea difensiva. Ma ora poche chiacchiere, voglio vedere i fatti»“.