L’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport” ha analizzato le parole rilasciate da Tedino dopo Brescia-Palermo. Ecco quanto si legge:
“Il Palermo sa adesso di poter contare su un gruppo solido che può fornire alternative importanti. Anzi la prova di Brescia, convincente non tanto sul piano della qualità ma su quello dell’applicazione, metterà delle pulci nell’orecchio di Bruno Tedino soprattutto per alcuni ruoli. La personalità di Pomini fra i pali e la forza fisica di Gnahorè in mezzo al campo potrebbero far sorgere degli interrogativi già dalla prossi
ma gara, primo vero scontro diretto, con l’Empoli. NOVE NUOVI. «Se non abbiamo nominato le assenze che avevamo, vuol dire che vanno fatti i complimenti al gruppo che lavora bene assieme – dice Tedino – la squadra ha mostrato equilibrio, razionalità e intelligenza. E’ stato un segnale importante, senza personalità a Brescia avremmo perso. I ragazzi che hanno giocato ora ci daranno linfa per il lavoro settimanale, vedremo in che condizioni torneranno i nazionali e poi decideremo». E’ comunque molto probabile che riproponga sabato al Barbera la formazione su cui ha puntato in ritiro, per non incrinare le gerarchie e i meccanismi tattici creatisi nei primi 50 giorni di lavoro. A meno di indisponibilità fisiche (da valutare Struna, rientrato dalla nazionale slovena per un fastidio all’adduttore), torneranno titolari gli 8 assenti del “Rigamonti”, a cominciare da Posavec in porta. Ma le seconde linee hanno superato l’esame. Un dato: nella formazione iniziale, erano presenti 9 giocatori arrivati in estate. I reduci dell’anno scorso erano i soli Morganella ed Embalo, quest’ultimo peraltro alla prima gara ufficiale dopo 6 mesi. In 6 erano all’esordio assoluto in maglia rosa (Pomini, Dawidowicz, Bellusci, Rolando, Fiordilino e Accardi). Ma i dubbi sull’intesa fra i reparti sono stati spazzati via da una prova attenta e disciplinata, nella quale non si poteva chiedere gran calcio ma dove si è visto un Palermo in possesso di una quadratura e di un ordine tattico anche con interpreti diversi. LO STIMOLO A LA GUMINA. L’emergenza si è toccata con mano soprattutto nel settore offensivo. Nessun attaccante presente in panchina, e dunque la necessità di stravolgere il modulo quando sono stati sostituiti La Gumina e Embalo. Per le prossime occasioni sarà pronto Monachello (oggi la presentazione), ma intanto a Brescia il Palermo ha finito senza punte di ruolo in campo. Tedino spiega così il cambio di La Gumina, stimolando il giovane palermitano che giocava per la prima volta da titolare nella squadra della sua città: «Non era facile, sentiva il peso della responsabilità, sapeva che avrebbe giocato e forse per questo è arrivato troppo carico alla gara. Ma avrà il tempo di maturare, contiamo molto su di lui»”.