“Non un solo Palermo, non un modulo prefi ssato e immutabile, ma una squadra camaleonte, capace di adattarsi alle imperscrutabili esigenze dei play off . Ecco il “progetto Stellone”, il tentativo di cancellare ogni rammarico per una promozione sfumata direttamente (sarebbe bastata una sola vittoria in più per garantire il 2° posto) e il desiderio di ripartire dopo i 20 giorni di stop obbligato, con una nuova carica. Rivela l’allenatore: «Al termine della partita di Salerno, con la certezza della promozione del Parma, ai ragazzi ho detto riposatevi per qualche giorno e poi pensiamo alla prossima gara. Le motivazioni sono fortissime: ci teniamo tutti a vincere per il prestigio, per la gioia da regalare ai tifosi, per l’entusiasmo di ripartire un altr’anno in Serie A, per i vantaggi economici che ne derivano». TUTTI DISPONIBILI. Stellone conosce bene i play off ed avverte che non c’è una regola vincente: «In questi giorni osserverò molto e dovrò capire dalle sensazioni chi possiede la condizione migliore. Non faremo lavori atletici specifici, sarà molto importante l’aspetto tattico e mentale. Queste sfide sono sempre un punto interrogativo, ancora di più adesso con lo spostamento di data. Il vantaggio per noi è il recupero infortunati, stare fermi per 20 giorni succede anche in altri periodi, come per le soste del campionato. L’obiettivo è portare quanti più giocatori possibile alla settimana tipo che ci avvicinerà alla prima semifinale del 6 giugno». Stellone punta sul gruppo: «Ho visto professionisti di una serietà unica, dal gruppo di medici e fi sioterapisti ai giocatori che lavorano anche più volte al giorno per recuperare in tempo. Chi ce la farà con certezza? Valuteremo in questi giorni, non dobbiamo rischiare rientri aff rettati, giocheremo ogni 3 giorni e avrò bisogno di tutti». Qualche anticipazione si può fare: Coronado, Rajkovic e Chochev, che per adesso si allenano a parte, ci saranno; Nestorovski pure ma col rebus del ritmo gara. PIÙ MODULI. Stellone non entra nel merito delle scelte (per esempio il tandem La Gumina-Nestorovski) che dipenderanno da variabili diffi cili da indicare adesso. Ma fa capire che, rispetto a quando è arrivato, ha più opzioni su cui scegliere: «Ci prepariamo per applicare diversi moduli, così come per fronteggiarli. Questo Palermo ha cambiato spesso assetto dandomi l’impressione di una squadra duttile che in qualsiasi momento sa mutare pelle anche senza cambiare giocatori. Ho la fortuna di avere elementi adattabili e dalle circostanze, se vedessi 4 attaccanti che stanno benissimo rispetto a un centrocampista, potrei giocare col 4-2-4. Non ci sarà un unico Palermo, dipenderà molto anche dall’avversario. Ma giocheremo sempre per vincere e non per non prenderle. Dovessi giudicare la condizione dalle ultime giornate, sarei soddisfatto: nelle mie 4 gare siamo la squadra che ha calciato di più in porta, subìto di meno e conquistato più palle vaganti di tutto il campionato. Chi preferisco fra Venezia e Perugia? Non fa differenza, siamo il Palermo e dovremo fare subito bene dalla gara di andata. Senza aspettare. Dawidowicz? Se torna e merita gioca, se va ai Mondiali siamo contenti per lui ma per noi sarebbe una grave perdita. Rolando con la corsa e lo spirito di sacrifi cio che ha può fare anche l’interno di un reparto a 3. Il ritiro? Andremo via un paio di giorni prima della trasferta, una volta conosciuto il nome dell’avversario»”. Questo quanto riportato dall’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport”.