Corriere dello Sport: “Svolta Palermo, c’è Gila al centro per ritrovare i gol. Novellino cambia: 4-4-2 e Vazquez finto esterno destro. Cionek…”

“La rivoluzione di Novellino. Per interrompere un circolo vizioso: se per salvarsi bisogna vincere e per vincere è decisivo segnare, i rosa nelle ultime sei partite hanno realizzato due soli gol (uno nelle cinque più recenti), peraltro inutili, con Gilardino contro il Torino e con Vazquez, a Milano contro l’Inter. Proprio gli uomini che avrebbero dovuto trascinare alla salvezza una squadra che non vince dal 24 gennaio, divisi ad Empoli da una svolta tattica rivendicata da Zamparini: Vazquez falso nove, Gilardino fuori. La coppia che scoppia e che si ritrova per mancanza di alternative e di punti. E per ritrovare il gol perduto. Novellino va avanti in controtendenza: Gilardino in area di rigore, voglia o non voglia Zamparini; Vazquez in una nuova versione, sempre “falsa” ma di esterno, un modulo, il 4-4-2, che nella sua carriera è stato quasi una religione, sia pure modificato con opportuni accorgimenti. Una necessità per il tecnico chiamato a trasformare il Palermo, da squadra di attesa, in uno schieramento capace di tirare fuori l’acuto per il rilancio, contro il Chievo. EMPOLI A VERONA. Le novità nella ricerca di una fase offensiva più efficace. E soprattutto nella riscoperta di Gilardino. Il tecnico non sa ancora come questa squadra possa segnare. Due partite, zero gol, occasioni (non molte) sprecate, errori imperdonabili come quello di Struna ad Empoli. Ma non è più tempo di attese. Novellino è sicuro di salvare il Palermo. Per riuscirci, e per completare una rivincita nei confronti di chi non crede nel suo ritorno in panchina, deve trovare gol e risultati. MODULO GILARDINO. Si scrive 4-1-4-1, si legge 4-4-2 (o 4-3-3). Jajalo basso a protezione della difesa, più avanti Hiljemark e Brugman, un vero esterno a sinistra (Trajkovskii, Bentivegna o Quaison in ordine di probabilità), l’altro “finto”, Vazquez, e Gilardino in attacco. Le indicazioni dell’ allenamento non lasciano dubbi se non quelli legati ad un’intera formazione prestata alle nazionali. Tocca a Gilardino darsi da fare, il Palermo è nelle sue mani. Novellino da lui pretende pochi movimenti ma buoni: prendere palla, appoggiarla e piazzarsi in area. Così, il bomber potrà lasciare l’impronta nella corsa verso la salvezza. Assieme a Vazquez. L’intesa tra i due c’è. E anche la piena disponibilità dell’italo argentino che con Gilardino si trova a proprio agio. CIONEK. I quattro difensori danno una buona copertura. Ma Novellino dovrà cambiarne due perché Gonzalez arriverà in extremis e Pezzella si è infortunato. Il ritorno di Lazaar, come già ad Empoli, potrebbe aiutare i reparti a spingere. Ma in quale condizioni rientrerà dalla convocazione? Accanto ad Andelkovic, è l’ora di Cionek, al debutto alle soglie dei trent’anni, dopo la qualificazione europea con Lewandowski. Novellino, che lo conosce, lo stima per l’educazione professionale: Thiago prima lavora in gruppo, poi fa gli straordinari per conto suo, infine va al muro, per definire l’aspetto tecnico. Una garanzia. Cionek l’esempio per chi ci crede. La rivoluzione del tecnico per il gol e per la vittoria”. Questo quanto si legge sull’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport”.

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Redazione Ilovepalermocalcio