Corriere dello Sport: “Sulle orme dei grandi. Coronado, tre gol come Miccoli, Pastore e Toni. E il mercato…”
L’edizione odierna del “Corriere dello Sport”, dopo la tripletta di ieri ad opera di Igor Coronado nel match contro il Carpi, poi vinto 4-0, ha dedicato un articolo al brasiliano; ecco quanto scrive il quotidiano: “Tre gol. Come i campioni del passato. Come Toni, Pastore e Miccoli, i grandi che hanno scritto l’epopea più recente del Palermo. Igor Coronado entra di prepotenza in questa élite con la straordinaria prestazione d’ieri e il numero altrettanto magico di Novara, la bicicletta, dribbling acrobatico con il quale, in corsa, la palla viene alzata, trattenuta tra i piedi a tenaglia e portata in avanti con il tacco, in modo da scavalcare l’avversario con un pallonetto. Che a Palermo non si vedeva dai tempi di Vito Chimenti e che il calcio ha immortalato nel film Fuga per la vittoria con Ardiles, campione del mondo con l’Argentina nel ’78.
FANTASIA E DIVERTIMENTO. Le caratteristiche di Coronado. Un prestigiatore che entra in scena e fa uscire le sorprese dal cilindro. Pure, in una stagione dominata da alti e bassi. Fatale per il brasiliano, 25 anni, cresciuto con Dele Alli, il fenomeno del Tottenham, ai tempi delle giovanili nel MK Dons. Intanto la gioia e una dedica particolare alla moglie Karyn, compagna delle sue avventure, baby sposi che hanno superato muri invalicabili. Solo due anni e mezzo fa Igor navigava, sconosciuto, nel campionato maltese senza neppure i quattrini per pagare l’affitto. Il padre lo ha aiutato materialmente, Karyn sotto il profi lo morale. Oggi il calciatore dai gol impossibili è l’oggetto del desiderio di tanti club, soprattutto inglesi. «I gol? Una dedica, unica e particolare, a mia moglie che sabato ha fatto il compleanno. È stata la mia ombra, non mi ha mai lasciato un attimo. I miei auguri e una torta con tre… candeline speciali». A lui il pallone, alla moglie il cuore disegnato con le dita, ai tifosi i sogni di promozione («Non ho mai smesso di crederci, neppure quando le cose non andavano bene, ma ne siamo usciti…»). Questa è la storia di un ragazzo che accarezza il pallone come un artista ma che è ancora all’inizio della sua scalata. Il contratto con il Palermo scade nel 2021 ma Valoti ne vuole fare un punto di riferimento per le ambizioni future. Anche se… «Giocare in nazionale – ammette Coronado – è il sogno di ogni giocatore. Ancora sono lontano da questi traguardi e devo pensare al Palermo. Prima la A».
VERO LEADER. Ieri, Coronado ha trascinato la squadra fuori dal tunnel: «Vittoria bellissima, la tripletta ovviamente mi fa molto felice però non era facile trovare spazi. Abbiamo sfruttato al meglio le nostre qualità. Questo è un giorno da incorniciare che mi porta a fare qualcosa in più. Spero di avere altre giornate del genere, debbo ringraziare Tedino che mi ha aiutato a crescere e i compagni che mi hanno dato una mano. Avete visto? L’emergenza è stata superata grazie all’impegno di tutti. Arrivare in doppia cifra è un traguardo. Ho lasciato il periodo nero, voglio continuare anche se conta che la squadra vinca con o senza i miei gol. La cosa fondamentale è tagliare il traguardo della promozione diretta»“.