“Nel calcio tutto cambia in un attimo. Il Palermo padrone del campo per un’ora, si trova improvvisamente sotto di un gol e di un uomo per il primo tiro nello specchio del Venezia, al primo tiro del nuovo entrato Segre con deviazione di Haas e la sciocchezza di Trajkovski punita con il rosso da Pezzuto. E quando Zenga pensa di avere i tre punti in tasca grazie alla superiorità numerica il Palermo tira fuori l’orgoglio e agguanta il pari con un altro gol nei minuti finali.
CAMBI CORAGGIOSI. Il Palermo non avrebbe certo meritato di perdere. Ha condotto sempre la partita con buon pressing e capacità di recupero di palla, ma ha raccolto poco rispetto al seminato. Le sostituzioni sono state coraggiose perché Stellone ha inserito Falletti e Moreo, ed è stato premiato con un pari. Al 96′ Nestorovski poteva regalare i tre punti.
PREVISIONI RISPETTATE. Stellone ha applicato un tournover intenso: 6 volti nuovi rispetto a Lecce con novità profonde a centrocampo (Haas e Fiordilino) ma la conferma di due uomini decisivi come Puscas e Nestorvoski chiamati a trovare un intesa che vada oltre il gol. Per 20′ il Venezia è tutto dietro, schiacciato da un Palermo autoritario; i rosa dominano ancora nel finale di tempo e vanno tre volte vicini al gol ma risultano sin troppo leziosi e hanno anche rischiato la beffa. Struna, in gol dopo tre anni, ha messo a posto le cose e consente al Palermo di non perdere terreno”. Questo quanto scrive l’edizione odierna de il “Corriere dello Sport” sul match Palermo-Venezia andato in scena ieri sera e terminato con il risultato di 1-1.