L’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport2 riporta alcune delle parole rilasciate da Bruno Tedino, nei confronti di Aljiaz Struna. Ecco quanto si legge:
“La sfida di Aljaz Struna: rovesciare le impressioni molto negative che tifosi e osservatori ricordano per le sue prestazioni nella stagione 2015/16, fino a diventare un elemento fondamentale del pacchetto arretrato rosanero, addirittura quel leader di difesa che in passato è mancato sia sul piano tecnico che su quello del carattere. Lo sloveno per adesso è una delle certezze di Tedino che ha speso per lui parole di pieno apprezzamento sin dal ritiro e gli ha affidato un ruolo inedito nel quale però Struna sta facendo bene: quello di difensore centrale in un reparto a 3, mansione delicata, che necessita non solo di fisicità e senso della posizione ma anche di personalità. Finora Aljaz era considerato essenzialmente un terzino destro, ma le prestazioni di questo primo mese stagionale stanno pian piano attenuando le perplessità. Struna ha comandato bene la difesa, mostra un tempismo e un modo di muoversi diverso rispetto al suo passato rosanero, è stato preciso anche nelle aperture e nei lanci che chi occupa la sua posizione deve saper fare.
LA PROMOZIONE DI TEDINO. A Palermo, il ragazzo si porta dietro le scorie di un’annata bruttissima (alla fine la squadra si salvò ma lui era finito in panchina) e sconta probabilmente anche le eccessive “raccomandazioni” di Zamparini che hanno finito per rendergli tutto più difficile. Il mondo del calcio però ha sempre creduto nei suoi mezzi tanto che il Caroi lo ha richiamato l’anno scorso e il Chievo quest’anno lo riteneva importante per la serie A. L’eclettismo del calciatore è una dote apprezzata, Gattuso d’altronde fece esordire Struna anni fa come centrocampista. Tedino lo ha osservato con meticolosità in ritiro, confermando un giudizio molto positivo e rintuzzando chi non riteneva possibile una simile trasformazione: «Struna può fare il difensore centrale in una serie A medio alta – ha ribadito convinto – ha potenzialità enormi, qualità incredibili, è un giocatore intelligente, con struttura, buona corsa, buon piede. Può fare cose molto importanti ma per un salto di qualità deve mettere qualcosa in piu». Uno stimolo per responsabilizzarlo al massimo; una prima risposta il tecnico l’ha avuta a Cagliari, quando Struna si è presentato sul dischetto per i rigori finali, facendo centro con un coraggioso ed insospettabile “cucchiaio”. VERIFICA. Al momento, non ci sono grande alternative per quel ruolo nella difesa a 3. Si può adattare Bellusci, Dawidowics è tutto da scoprire, dovrebbe arrivare Gasbarro. Per ora, Struna è una delle colonne su cui si fonda il Palermo che cerca di rinascere. I tifosi che ricordano l’impacciato terzino di due anni orsono, attendono di verificare se il “nuovo” Struna può farli ricredere. Il calcio è da sempre un fenomeno in divenire che si costruisce partita dopo partita sul campo”.