Corriere dello Sport: “Stellone ritrova il vero Palermo”
In vista della gara di ritorno contro il Venezia da giocare al “Barbera” domenica pomeriggio, ecco quanto scrive l’edizione odierna del “Corriere dello Sport” in merito ai play off di serie B dei rosanero: “Attenti a ritenere la strada in discesa perché i play off sono brutte bestie in cui la concentrazione va sempre tenuta al massimo. Però non è solo il risultato, che anzi lascia un pizzico di rammarico, ad aver fornito al Palermo segnali confortanti. C’è stata la conferma di un gruppo che trova i giusti equilibri anche con formazioni inedite e senza molti dei suoi leader; è parso notevolmente cresciuto l’aspetto atletico tanto che alla fi ne i rosanero correvano e stavano in campo molto meglio del Venezia; continua a stupire ed incantare il “picciotto” Nino La Gumina, che sta vivendo una primavera formidabile e che non sbaglia un colpo sotto porta (6 gol nelle ultime 7 partite, 5 nelle 5 disputate con Stellone).
BOLGIA BARBERA. Domenica il Palermo avrà due risultati utili per accedere alla finale ma tutti invitano alla cautela. O meglio, chiedono una partita d’attacco e non d’attesa. «Niente calcoli – avverte Stellone – al ritorno dovremo pensare ad attaccare pur stando attenti alle loro ripartenze, d’altro canto anche il Venezia sarà costretto ad osare di più». «Guai se andassimo in campo per pareggiare» gli fa eco Zamparini, che perdona Coronado per l’errore («Audero è un grande portiere») e si aspetta di vederlo in campo fra 3 giorni («con lui è stato un altro Palermo»).
SORPRESE E ALTERNATIVE. Il Palermo che si è ripresentato in campo dopo 20 giorni di silenzio agonistico ha cancellato alcuni dei dubbi della vigilia: si vede maggiormente la mano di Stellone, che ha avuto più tempo a disposizione per capire condizioni e caratteristiche dei giocatori. Ed ha mediato fra la sua convinzione di giocare con 4 difensori e la necessità di rinsaldare il centrocampo, modellando un 4-3-1-2, facilmente “cambiabile” in corso d’opera. Ha sorpreso nella scelta degli uomini, tenendo fuori big del calibro di Coronado, Gnahorè e Nestorovski, tutti subentrati, e puntando su soldatini poco appariscenti ma utili all’economia del tipo di partita come Fiordilino e Moreo. Di fatto il Palermo ha retto, non ha subìto più di tanto la pressione e ha dato l’impressione di una squadra solida, in particolare con la coppia centrale difensiva Bellusci-Rajkovic, quest’ultimo bravissimo ma sfortunato protagonista della deviazione sul tiro di Marsura. La capacità di Stellone nello scegliere bene sarà decisiva anche nelle prossime gare. Perché già domenica saranno disponibili Struna, Dawidowicz, Rolando e Chochev, oltre a Coronado e Nestorovski smaniosi di ritrovare un ruolo da protagonisti“.