Corriere dello Sport: “Stellone non smette di crederci. Formazione da reinventare, ma il tecnico non perde fiducia”
“Non mancano i problemi a Stellone alla vigilia di un match che è destinato in chiave retrocessione ad emettere un’altra sentenza perché chi non vince tra Frosinone e Palermo corre il serio pericolo di fare compagnia al condannato Verona Hellas. E’ una partita da dentro o fuori, tra due squadre affamate di punti che puntano alla roulette del campionato gli ultimi spiccioli di speranza per restare nella massima serie. I PROBLEMI DI STELLONE. Il Frosinone, reduce dalla inevitabile sconfitta con il Chievo, si è ritrovato ieri mattina alla “Città dello Sport” di Ferentino per preparare la sfida con l’undici di Ballardini che, sarà pure vero che non vince da 13 partite, ma consapevole di giocarsi un’intera stagione rappresenta un avversario da non sottovalutare. Peccato che in questo importante match, come in quello di mercoledì sera al Bentegodi, la formazione iniziale sarà largamente rimaneggiata, non solo per le squalifiche di Ajeti e Chibsah ma anche perché Stellone rischia di dover rinunciare a Frara, Sammarco e Dionisi che verranno valutati nel corso della rifinitura odierna. Sammarco e Dionisi sono convalescenti da un infortunio che li ha già costretti a saltare diverse partite, Frara ieri nel corso dell’allenamento è stato costretto a fermarsi avendo avvertito un preoccupante dolore al flessore della coscia destra. E’ da escludere, comunque, che tutti e tre possano far parte dell’undici di partenza che, soprattutto a centrocampo e in attacco, dovrà essere ridisegnato, se necessario ricorrendo al cambiamento di modulo. A rigor di logica l’allenatore dal consueto 4-3-3 potrebbe optare per il 4-3-1-2, in questo caso in difesa davanti a Leali ci saranno come laterali Matteo Ciofani (o Rosi) e Pavlovic, centrali Blanchard e Russo; a centrocampo Gori sarà il regista arretrato con a fianco Gucher e Paganini; a Soddimo potrebbe essere assegnato il ruolo di trequartista a supporto delle punte che saranno Kragl e Daniel Ciofani. Stante questa situazione Sammarco, Frara e Dionisi ben che vada inizieranno dalla panchina e potranno essere rischiati nei cambi, se le esigenze della partita dovessero richiederlo. serve piu’ del massimo. Al di là degli interpreti va da sé che, indipendentemente dalle scelte di Stellone, gli undici che scenderanno in campo, al fischio del fiorentino Rocchi, dovranno raschiare il fondo del barile e dare più del 100% perché alla luce dei risultati del turno infrasettimanale la situazione si è fatta più complicata avendo il Frosinone perso con il Chievo e il Carpi pareggiato al Meazza con il Milan, portando così a due le lunghezze di vantaggio. Due punti che sembrano un’inezia ma invece a quattro giornate dal termine rappresentano una montagna da scalare in considerazione del fatto che i giallazzurri dopo lo scontro diretto con il Palermo all’ora di pranzo (inizio alle 12,30) sono attesi dalla trasferta in casa del Milan, affronteranno al Comunale il Sassuolo, per chiudere il campionato al San Paolo di Napoli. Insomma la squadra è condannata, per tentare il difficile sorpasso degli emiliani di Castori, non solo a vincere in casa con Palermo e Sassuolo ma anche a compiere il miracolo di strappare punti ai rossoneri di Brocchi e agli azzurri di Sarri. Imprese al limite dell’impossibile. Nonostante le difficoltà siano più che evidenti, l’aspetto positivo che consente ancora di sperare è che la squadra crede nella salvezza, a differenza della maggioranza della tifoseria che dopo la sconcertante direzione arbitrale di Russo con il Chievo, è convinta che il Frosinone non sia in grado di farcela non solo per propri limiti e demeriti. In città si respira un’aria pesante, c’è amarezza e rabbia da parte di tutti, per i troppi torti arbitrali subiti in questa prima avventura in serie A”. Questo quanto si legge sull’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport”.