“Cinque gol sul groppone è roba quasi inedita: il Frosinone li aveva presi solo col Napoli quest’anno. Passi l’avversario di rango in quel caso, ma questa notte veronese certifica un disastro puro. Due espulsioni condannano i ciociari, poi sommersi da un Chievo che di questi tempi sta lasciando solo le briciole. Se ne accorge il Frosinone, che pure prova a ritagliarsi il proprio spazio dopo cinque minuti. Il rosso ad Ajeti non è l’unico episodio che manda Roberto Stellone su tutte le furie. «L’arbitro è incappato in una serata storta: ha sbagliato parecchie situazioni: c’era un rigore su Soddimo dopo tre minuti. Espulsione generosa: Ajeti non è entrato a valanga. Era un fallo da ammonizione, invece è stato un regalo al Chievo». PUNTI SCIPPATI. Mica finita: Stellone rincara la dose perché il Frosinone è costretto a una partita in apnea. E il tecnico calca la mano sulla condotta arbitrale. «Anche la gestione dei gialli è sbagliata. E il rigore del Chievo arriva da una trattenuta lieve: Russo ha abboccato alla caduta di Rigoni. In undici contro undici e con un altro arbitro, il risultato sarebbe stato diverso. Peccato, stavamo giocando bene. Avevamo interpretato la partita col piglio giusto, ma ci hanno scippato dei punti». Ci va giù pesante, nella sala stampa del Bentegodi. Controllando la rabbia perché, come ricorda, «non ho voglia di vedermi le partite dalla tribuna, quindi non mi arrabbio e cerco di restare calmo». Conta solo rendere il Frosinone a misura di salvezza nelle ultime quattro giornate. «Pensiamo a recuperare chi oggi ha speso molto», prosegue Stellone. «Abbiamo faticato, dando anche l’anima, ma domenica col Palermo dobbiamo vincere assolutamente. Voltiamo pagina come abbiamo sempre fatto. Il modulo? Mi serviva un uomo davanti alla difesa, volevo tenere Gucher a presidio. Col 4-4-1 puntavamo su Soddimo largo, ma non abbiamo perso per i cambi e per il modulo. C’è grande amarezza, ma siamo abituati perché è tutto l’anno che subiamo torti. Nessuno ne parla, visto che siamo il Frosinone». TESTA AL PALERMO. Il nono gol di Daniel Ciofani è una gioia effimera. Non rialza il Frosinone, che poi urla di rabbia per la direzione arbitrale di Russo. Lasciando quindi a Stellone le recriminazioni finali. Invece Matteo Ciofani, autore dell’assist, preferisce non commentare le situazioni discusse. «Da un punto di vista fisico, la squadra non ha pagato. Perchè di fatto la partita è finita dopo due minuti del secondo tempo. Stiamo bene, anche se siamo delusi. Ma dobbiamo trasformare tutto in rabbia. Abbiamo lo scontro diretto col Palermo da fare nostro per non vanificare tutto. Poi faremo i calcoli»”. Questo quanto riportato dall’odierna edizione de “Il Corriere dello Sport” in merito alla sfida di ieri tra Chievo e Frosinone.