L’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport” analizza il match di questa sera in Tim Cup tra Cagliari e Palermo, mettendo a confronto le parole dei due tecnici. Ecco quanto si legge:
“CAGLIARI: «Dobbiamo essere bravi nel far vedere che, in questo momento, siamo di una categoria superiore». Per un perfezionista come Massimo Rastelli il tempo a disposizione non è mai abbastanza e magari avrebbe voluto qualche giorno in pià di lavoro per mettere a punto gli ultimi dettagli, ma allo stesso tempo l’allenatore del Cagliari non vede l’ora di capire di che pasta è fatta la sua squadra nel primo impegno ufficiale di questa stagione.
PALERMO: Il Palermo perde la stella che fa brillare il gioco d’attacco, Coronado, ma non la sua consistenza. Rinuncia, per motivi di cautela, al fantasista e manda in campo l’uomo nuovo, il polacco Murawski, «uno alla Simone Perrotta» come lo definisce Tedino, «che attacca gli spazi e consente alla squadra di non perdere la sua anima». E che al debutto ha realizzato un gol, 15’ dopo il suo ingresso.
SPIEGAZIONE. Il tecnico utilizza parole forti per spiegare una scelta solo in apparenza riduttiva. «Non sono medico e ammetto che Coronado è elemento chiave per la manovra. Ma perderlo per la sciocchezza di impiegarlo a tutti i costi, sarebbe da dilettanti allo sbaraglio. Il ragazzo ha un risentimento al flessore. In una finale, lo avrei inserito. Siamo all’inizio, è un rischio che non corro. Perderlo per due mesi sarebbe davvero da criminali». Dall’uomo ricco di talento e dai colpi imprevedibili, al giocatore tutto pepe, cuore e velocità in ogni parte del campo. «Murawski si adatta a piu ruoli e ha qualità, non è Coronado, ma con il suo dinamismo ci farà cambiare modulo, non certo sostanza»”.