“Il suo ritorno a Manchester non poteva passare inosservato. E non solo per la cifra record del suo cartellino. I tabloid inglesi lo hanno braccato per tutta l’estate, all’inseguimento di Paul Pogba che dopo l’Europeo si era rifugiato negli States. In attesa della schiarita finale, anche se il suo destino era ormai scritto da tempo. Lo ha scelto lui, convinto dall’offerta del Manchester. Aveva un conto in sospeso coi Red Devils, lascia quattro anni fa. La sontuosa offerta di José Mourinho ha fatto il resto. Ormai manca solo la firma sul contratto di cinque anni, e l’ufficializzazione da parte del club inglese. Ma non restano più dubbi su quale sarà la prossima casa del talento francese. La Juventus è soddisfatta, dopo aver ottenuto quello che chiedeva. Senza sconti né concessioni. Lo stesso United ha raggiunto il suo obiettivo, nei tempi richiesti da José Mourinho che tra le condizioni poste alla dirigenza dei Red Devils c’era anche la tempistica dei quattro nuovi innesti. Da concludere entro l’inizio della Premier League, ovvero tra una settimana esatta. Mancano ormai solo le ultimissime formalità, dettagli logistici di relativa importanza. L’intesa c’è sia tra i club che con Mino Raiola, il potente agente del francese. VISITE. Paul Pogba, reduce da una lunga vacanza in Usa, è già sbarcato a Manchester, quasi da clandestino, in attesa dell’annuncio ufficiale. E infatti nella giornata di ieri girava la voce che l’ormai ex bianconero, contrariamente alle dichiarazioni di Massimiliano Allegri, fosse atterrato a Manchester per sottoporsi alle visite mediche di routine in una clinica privata. Il club inglese ha deciso di posticipare l’annuncio di quello che rappresenta l’acquisto più caro nella storia del calcio – 110 milioni, euro più euro meno – a dopo il match di Community Shield di oggi a Wembley. ATTESA. Di sicuro c’è che a Carrington, sede del centro sportivo dello United, lo attendono a braccia aperte. Non solo Mourinho, suo grandissimo ammiratore, ma anche i compagni di squadra. Il primo a sbilanciarsi è stato Zlatan Ibrahimovic che non aveva nascosto il suo gradimento per il possibile arrivo del nazionale francese. «Sarebbe ancora più interessante la stagione», il commento soddisfatto del centravanti svedese. Ancor più esplicito era stato il capitano dei Red Devils, Wayne Rooney. Aveva ricordato gli allenamenti con un Pogba ancora giovanissimo come una sorta di scazzottata continua per via dell’irruenza giovanile del francese, esprimendo però il desiderio di «nuove gomitate». «Già si capiva il suo valore, spero tanto che ritorni per confermarsi il giocatore fantastico di livello internazionale che è diventato», il giudizio di Wazza. Eppure non sono mancate, in quest’estate di chiacchiere, anche le voci critiche. Come quelle di Arséne Wenger prima e Jurgen Klopp poi, che hanno stigmatizzato il costo del trasferimento, definito senza mezzi termine “semplicemente folle”. LA DIFESA. Commenti che non sono piaciuti a Mourinho, pronto a difendere l’operazione del suo club ancor prima che venisse ratificata. «Non è etico parlare dei giocatori degli altri club. Quando lo faccio io non è etico, se lo fanno gli altri club è la normalità», la risposta stizzita del portoghese. Che ora, nel giorno della Community Shield, aspetta solo la conferma ufficiale: per mettere le mani sull’ultimo tassello richiesto, completando così la squadra che aveva in mente già a giugno. Un mix di esperienza, classe e motivazioni. Per restituire ai Red Devils la fame di vittorie smarrita negli ultimi anni. Questione di ore, e Pogba vestirà la maglia dei Diavoli Rossi”. Questo quanto riportato dall’odierna edizione de “Il Corriere dello Sport”.