Corriere dello Sport: “Solo un pari, il Catania non ingrana. Nel recupero del terzo turno non basta la zampata di Fornito”

“Lezione recepita, ma soltanto in parte. Perché il Catania, pur avendo fatto tesoro di quanto
accaduto nel derby con l’Akragas, non riesce a conquistare la vittoria che inseguiva per dimenticare – e, al momento, senza “aiutini” da parte di organi d’appello di vario genere – la pesante penalizzazione in classifica ricevuta. I rossazzurri vanno a quota zero, è vero. Ma non era certo questa la dotazione che si pensava di poter avere dopo sei giornate di campionato. Non è stata una passeggiata di salute, perché l’Unicusano tutto è tranne la squadra cuscinetto di questo torneo, però in questa partita bisognava mandare un segnale al campionato e la formazione rossazzurra non sembra proprio essere riuscita nell’intento. Manca il gioco, manca la cattiveria, manca anche quel briciolo di fortuna che può cambiare le stagioni. Ed è amaro constatare che a Pochesci è bastato mutare fisionomia ai suoi per mandare in qualche modo all’aria i piani di Rigoli. Il quale, contrariamente alle aspettative, non ha cambiato di una virgola la formazione che aveva cominciato la partita con l’Akragas di domenica scorsa. E alla fine si è trovato con la squadra in rosso fisso, anche per la pressione inevitabile che grava su tutto il Catania dopo cinque partite (questa compresa) senza uno straccio di vittoria. Quella sulla Juve Stabia dell’esordio sembra lontanissima. LE SCELTE. Tornando alla formazione rossazzurra, unica eccezione rispetto a domenica scorsa riguarda l’esclusione di Parisi, neanche inserito neanche nella lista dei convocati, e il conseguente inserimento di Nava, lasciato in panchina nel derby. Per il resto blocco confermato e stavolta in panchina va Djordjevic, al rientro dopo un turno di squalifica ma a cui è stato preferito Bastrini, in effetti fra i migliori nel “nuovo” ruolo di esterno basso nel derby. Senza contare che con Bastrini largo Rigoli ha potuto dare spazio a Bergamelli, il quale può recuperare la condizione solo giocando. Certo, nel gol del pareggio del Fondi anche lui ha le sue responsabilità. Pochesci ha risposto con il 4-3-3 atteso, in cui hanno fatto “capolino” i due ex di turno Calderini e Bombagi. LA GARA Pronti, via e il Catania comincia col piglio giusto, attaccando! Il Fondi, in effetti, non ci sta a fare da vittima sacrificale e lo dà subito a intendere ribattendo da subito colpo su colpo il primo tiro in porta è degli ospiti: Squillace su Pisseri, ma poco prima del 10′ il Catania accende i botti: Paolucci su libera del diretto avversario e centra la traversa; la palla finisce sul fondo, ma la rimessa in gioco ospite è preda degli etnei. Biagianti innesca Fornito che riesce con una conclusione delle sue a centrare il bersaglio. Sembra che il Catania debba dilagare, invece i rossazzurri non riescono a trovare il colpo del kappaò. Non ci vanno neanche vicini, se si eccettua un’inzuccata di Bastrini che si stampa sulla traversa. E così il Fondi ne approfitta: Calderini fa il suo lungo l’out, cross in area e il piccoletto Tiscione salta più in alto di tutti, beffando Pisseri sul palo più lontano. Il Catania accusa il colpo e via via va perdendo anche energie e a una manciata di minuti dal finale Albadoro ha la palla, in anticipo sul diretto avversario, per fare male al Catania: Pisseri si oppone e salva il risultato“. Questo quanto riportato da “Il Corriere dello Sport”.

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Redazione Ilovepalermocalcio