Corriere dello Sport: “Simic: «Il Palermo si salva così. Corini è un leader, il cuore dei giocatori le idee di Zamparini: ora tutte finali, poi…»”

“E’ il suo debutto. Con l’apertura del mercato entra in campo per una sfida nella sfida difficile e complicata. Un campo diverso da quello che praticava ai tempi dell’Inter e soprattutto del Milan, la sua parabola vincente. Il calcio? Un ritorno dettato dalla nostalgia. «Mi mancava, aspettavo il momento giusto per rientrare. Il presidente ha apprezzato le mie idee e mi ha offerto una possibilità». Con questo biglietto da visita, Dario Simic si è presentato a Palermo. E nei prossimi giorni gli occhi saranno puntati su di lui. Per sapere cosa riuscirà a concludere e come metterà a frutto le sue amicizie con i big da Infantino a Boban, passando per sei “Pallone d’oro”, ex compagni di squadra, tecnici e dirigenti di alto livello: Ancelotti, Simeone, Galliani, Braida, Berlusconi, Moratti… A lui basta un telefono per entrare in contatto con il pallone che conta. E tutti, in un anno nero anche per i direttori sportivi, lo aspettano al varco con la solita domanda: «Ma l’esperienza?» PRIMI PASSI. Per ora Simic, insieme a Corini, ha ricomposto equilibri, risvegliato lo spogliatoio, portato sorrisi e quella parola magica che era scomparsa: ottimismo. In più ha lavorato accanto a Zamparini per un corso accelerato di diesse. La sua filosofia è quella dei passi, piccoli o grandi che siano, graduali. «Non è necessario farne dieci. Ne basta uno ma buono. Intanto, navigo tra settore tecnico e presidente per dare una mano. Da soli non si esce da situazioni del genere. Mi dicono che non ho esperienza. Me lo dicevano da giovane, non ne avevo neppure quando ho scelto il settore del caffè però sono andato sempre avanti con idee e collaboratori validi. Se non conosco qualcosa chiedo a chi ne sa più di me». CORINI. Ieri, sul sito ufficiale, Dario ha brindato all’anno nuovo. Per Corini un pensiero speciale, frutto di un … amore a prima vista e di un rapporto consolidato dai primi risultati ottenuti. «Eugenio ha portato un patrimonio esclusivo. Qui è stato capitano e si vede, ha tantissima voglia di fare bene. Sono felice di camminare al suo fianco. Insieme, e con la generale convinzione, possiamo salvare il Palermo. Dal ritiro di Coccaglio, sono bastati uno sguardo e le prime parole. Ci stimiamo. Vogliamo entrare nel cuore dei giocatori, liberarli. La squadra ha bisogno di tranquillità. Nel 2016, ci sono stati tanti ostacoli da affrontare, l’inizio di questo campionato si è rivelato uno choc, sei punti in sedici partite! Fatale che i giocatori non esprimano per intero le loro qualità. Corini? Un condottiero. Ha gettato la maschera fin dalla partita di Firenze. Se si lavora bene, matematico, ci si salva». LA SQUADRA E L’EMPOLI. «Lo scontro diretto con l’Empoli? Sarà per noi la terza finale consecutiva, dopo Genova e il Pescara. Saranno tutte finali nell’anno nuovo. L’Empoli ha un vantaggio di quattro punti, non è decisivo. Per noi, un testa a testa fondamentale, da vincere, per prendere i tre punti e ridurre le distanze. Potevamo farlo contro il Pescara, gli ultimi minuti ci hanno tradito. Però siamo fiduciosi, finalmente si vede una luce in fondo al tunnel. Non bisogna mollare. Sappiamo cosa ci aspetta. Siamo sulla buona strada, credo nella salvezza ed è questo il messaggio che voglio trasmettere». NESTOROVSKI E MERCATO. «Ilija sarà il nostro capitano», ha dichiarato Zamparini. E Simic non ha mai nascosto le qualità da leader del macedone in odore di prendere la fascia. «Una sorpresa positiva, in tutti i sensi. Forse nessuno si aspettava un attaccante di questo livello. Non è mai facile per una punta trovare subito il gol, lui ne ha già realizzati sette in una squadra costretta spesso a difendersi. Sono stato anni con Inzaghi, se il mio amico Pippo non si arrabbia, lo paragono a lui, grande bomber che si muoveva benissimo in area e segnava sempre. Mercato? Non ci nascondiamo, servono… forze fresche per aiutare la squadra. Per il 2017, auguro salute e gioia a tutti i tifosi». […]”. Questo quanto riportato da “Il Corriere dello Sport”.