Corriere dello Sport: “Si riparte, il Palermo urla la sua riscossa. Cori e striscioni, così i tifosi hanno atteso la squadra di rientro nella notte da Genova”

“L’impresa di Marassi ha cambiato nel giro di pochi minuti lo stato d’animo attorno al Palermo ma la convinzione generale è che non deve restare isolata. La distanza dalla salvezza resta di 5 punti, dunque da Corini alla squadra, fino ai tifosi che sono tornati a crederci, la parola d’ordine adesso è battere il Pescara e spezzare finalmente l’incredibile tabù del Barbera. Una vittoria simile, mai registrata nella recente storia rosanero (da 1-3 a 4-3 nel giro di 20’), serve anche a riconquistare una fetta di tifosi. Con i prezzi nuovamente più che popolari (curve a 5 euro e altre promozioni), c’è la speranza giovedì sera di riempire gli spalti. Una rappresentanza degli ultras di curva Nord superiore ha addirittura accolto la squadra al rientro da Genova alle 3 di notte, con cori, applausi ed uno striscione: difendiAmola. Con la A maiuscola. SI PUÒ FARE. Riaccesa dall’urlo dei Corini boys, la città è pronta a fare la propria parte per rimettere in piedi una stagione nata in maniera disastrosa. Il tecnico aspettava solo un episodio che permettesse di scuotere la squadra e riaccendere la speranza. Ma è consapevole che ci sarà ancora da lottare: «Ci siamo goduti per qualche minuto la fine di un incubo (le 9 sconfitte di fila, ndc), poi con la testa siamo già andati alla partita col Pescara – afferma Corini – sarà un momento fondamentale ma spero che la vittoria a Genova, sul campo di una rivale che non aveva mai perso in casa, dimostri anche ai ragazzi che hanno tutte le qualità, morali e tecniche, per raggiungere l’obiettivo che ci siamo prefissati. Sappiamo che il campionato sarà di sofferenza, ma con questo spirito ce la potremo fare». La riscossa rosanero è fatta anche di numeri singolari: fino a domenica il Palermo non aveva mai fatto più di un gol a partita e ne ha realizzati 4 in un colpo solo (ultima volta a gennaio con l’Udinese e anche allora il primo fu di Quaison e l’ultimo di Trajkovski, ultima volta in trasferta nel 2012 col pirotecnico 4-4 a San Siro con l’Inter). E di storie umane particolari come quella di Edoardo Goldaniga, il giovane difensore criticato duramente per un grave errore col Chievo, ma decisivo nell’avviare la rimonta col suo primo gol stagionale, dedicato al padre scomparso a febbraio per un incidente stradale. Le sue lacrime finali hanno simboleggiato la voglia del gruppo di chiudere un periodo nerissimo e iniziare la rincorsa”. Questo quanto si legge su “Il Corriere dello Sport”.