Corriere dello Sport: “Si chiama sprofondo Pep”
Come riportato dal Corriere dello Sport, oggi in edicola, il Manchester City di Pep Guardiola sta vivendo uno dei momenti più difficili della sua gestione. Con una sola vittoria nelle ultime dodici partite – contro il Nottingham Forest – e ben nove sconfitte, il tecnico catalano si trova ad affrontare una crisi che va oltre i risultati sportivi.
Le immagini di Guardiola dopo l’ultima sconfitta contro l’Aston Villa parlano da sole: disperato, rannicchiato e con uno sguardo perso nel vuoto, l’allenatore sembra cercare risposte a una situazione che appare sempre più complessa. La stampa inglese non usa mezzi termini e parla di “collapse”, un vero e proprio crollo psicologico e tattico che ha colpito il Manchester City.
Il linguaggio del corpo di Pep racconta più di mille parole: lo stesso uomo che rispondeva con ironia alle provocazioni dei tifosi di Anfield, mostrando sei dita per ricordare i titoli vinti, ora sembra smarrito e vulnerabile. Perfino le tensioni con José Mourinho, che lo ha punzecchiato sui presunti illeciti finanziari del City, aggiungono benzina sul fuoco di un periodo nero.
Dal campo ai social: la pressione è ovunque
Come sottolineato dal Corriere dello Sport, i social amplificano la crisi. Video di Guardiola che risponde ai tifosi con toni accesi hanno fatto il giro del web, mostrandolo lontano dalla calma olimpica di un tempo. Per un tecnico che ha costruito la sua carriera sulla ricerca della perfezione, questo periodo ricorda la parabola di Arrigo Sacchi al Milan: ossessionato dai dettagli fino a esaurire sé stesso e la squadra.
Guardiola, tuttavia, non si tira indietro. «La pressione è nello stipendio – ha dichiarato a Sky Sports –. Se non vinci, la gente riderà di te. Se non vuoi questo, vai a casa». Eppure, mentre il Manchester City lotta per ritrovare la sua identità, molti iniziano a chiedersi se il ciclo vincente sia davvero arrivato al capolinea.
Quale futuro per il City?
La situazione ricorda quella del Milan post-Sacchi, quando Berlusconi comprese il bisogno di un cambiamento affidandosi a Capello. Anche oggi, come evidenziato dal Corriere dello Sport, Guardiola resta saldo sulla panchina, ma la sensazione è che i prossimi mesi saranno decisivi.
La serata del 3-3 col Feyenoord, in cui Pep si presentò ai giornalisti con il volto segnato dai graffi, è diventata il simbolo di una crisi profonda. Ora il Manchester City è chiamato a reagire, e Guardiola dovrà dimostrare di essere ancora capace di rialzarsi dalle ceneri di questo momento difficile.