L’edizione odierna del “Corriere dello Sport” riporta le dichiarazioni di Ferdinando Sforzini, attaccante del Palermo: «Tra due anni e mezzo potremmo essere in A. Per me si chiuderebbe un cerchio. La continuità – spiega – ti fa acquisire sicurezza sotto porta, più giochi più prendi confidenza, il resto viene da sé». L’allenatore lo pungola. Pergolizzi alla vigilia: «Se è in condizione e motivato…». Più che un dubbio, uno stimolo. E Sforzini ha ribattuto con l’acuto dell’attaccante di razza, tanto che il tecnico “bastone e carota” ha dovuto ammettere: «La risposta, se l’è data da solo ma non deve accontentarsi». Cioè, Sforzini ha spazzato via qualunque incertezza sul suo completo recupero. E ora può superarsi.
«Il gol è il frutto di sacrifici. Dopo un periodo di inattività, bisogna dimostrare intanto di stare bene fisicamente. La squadra è in crescita, manca solo un pizzico di tranquillità da quando il Savoia si è avvicinato. Ma abbiamo cinque punti di vantaggio e stiamo lavorando per tornare quelli di prima». L’attaccante è arrivato a Palermo per vincere il campionato e restare. L’avvio, travolgente. Appena il tempo di rimettersi in sesto, ed ecco due gol in appena 170’. Poi, l’infortunio e tutto cambia. Sforzini sa, e non si nasconde, che adesso nessuno gli regalerà niente e che dovrà riguadagnarsi quello aveva seminato in precedenza. Poi, a fine stagione si vedrà. Ma almeno avrà la coscienza a posto. Nando vuole scrivere un finale diverso.