Corriere dello Sport: “Sfida tra i portieri più giovani della Serie A. Entrambi con l’esempio in famiglia. Posavec: «Donnarumma un mago, però mio fratello aveva le ali»”
“La sua è una sfida nella sfida: tra i portieri titolari più giovani della A e contro il generale scetticismo. E Donnarumma, oltre che avversario, è pure il principale testimone a favore. Nell’incubo di un Palermo sballottato tra sconfitte e record negativi, Josip Posavec, infatti, ha dovuto bruciare le perplessità di una scelta che sembrava azzardata. Avevano paura del “bambino” in porta. Da Ballardini ai tifosi. De Zerbi non lo ha mai messo in discussione. Ma ogni partita per il croato è ancora un esame. QUASI AMICI. «Con Donnarumma non ci conosciamo, ognuno va per la sua strada. Gigi è già un personaggio, ha esordito ed è entrato nella storia della nazionale. Il mio sogno era di diventare un giorno come Buffon e Casillas. Ho solo salito i primi due gradini: l’esordio l’anno scorso ed ora la maglia numero uno da difendere ad ogni prestazione. Non è una questione d’età, mi rendo conto che io e Donnarumma insieme non facciamo gli anni di Buffon, ma di convinzioni. Gigi per me è una specie di garante indiretto avendo bruciato i tempi. Tra noi portieri, del resto, esistono solidarietà e affetto spontanei, come in nessun altro ruolo. Di Donnarumma posso soltanto dire cose positive. E’ più che giovane, una magia a quell’età. E ha testa, si vede. Uno dei migliori calciatori del Milan. Ed è per questo che alla fine gli chiederò la maglia come ricordo di un’altra giornata straordinaria». NATO PORTIERE. Si credeva Superman quando si tuffava da palo a palo, stregato dal fratello. «Sembrava avesse le ali, io cercavo di imitarlo». Passione trasmessa a entrambi da papà, il primo a parare nello stesso club dal quale poi Josip sarebbe partito anni dopo. In questa stagione, Posavec un paio di volte è andato a sbattere: contro il Napoli il primo errore, peraltro ininfluente, poi la serataccia di Roma. Da dimenticare. E oggi il Milan. Sempre senza paura. Per uno che in campo fa il segno della croce oppure alza i diti indici al cielo nel gesto di una semplice invocazione, tutto è scritto. «Il Milan è squadra giovane e di grande qualità, farà bene. Sono pronto e felice di… prenotare un appuntamento così prestigioso, d’altra parte se voglio arrivare, debbo crederci, non importa il nome dell’avversario. Esistono partite difficili, non partite impossibili». Il suo segno zodiacale: pesci. Come Donnarumma. «Semplice coincidenza. Dio è la mia fede e non mi interessa sapere se sono Pesce o… carne. Voglio essere me stesso. Palermo è una città bellissima, clima perfetto. E i tifosi sono caldi, i migliori al mondo. Il mio obiettivo è dare sempre di più per me, per il Palermo e per loro». Nel tentativo di salire il terzo gradino, quello che più piace a Zamparini: consacrazione e ricca plusvalenza. L’affare c’è già: Posavec è costato 500.000 euro. […]. DONNARUMMA Non ha ancora 18 anni, non ha la patente, non ha la macchina, vive ancora nel convitto del Milan insieme ai suoi excompagni della Primavera. Ma è già, da un anno ,portiere titolare del Milan, “vice” di Buffon in Nazionale, e il suo valore di mercato è di almeno 60 milioni di euro. Il 25 febbraio Gianluigi, Gigio, Donnarumma diventerà maggiorenne ma per il Milan è già diventato un problema. I nuovi padroni cinesi, infatti, dovranno trovare il modo di “blindarlo” con un contratto tale da evitare qualsiasi pericolosa tentazione. In ordine di apparizione ci sarebbero almeno Real Madrid, Chelsea e Juventus già pronti a strapparlo al Milan. SANT’ANTONIO. Il Diavolo, a questo punto, dovrebbe appellarsi al fratello di Gigio, Antonio, di 9 anni più… anziano, il vero e unico mentore di Gigio. Nato e cresciuto, anche come portiere, nel cono d’ombra (per poco tempo…) del fratellone che a sua volta ha lasciato ancora bimbo Castellammare di Stabia per trasferirsi al Vismara, la “culla” dei baby prodigio rossoneri. Gigio è diventato portiere e, soprattutto, milanista anche per questo motivo. Voleva essere anche lui come Antonio, che, comunque, già da qualche anno aveva sentenziato: «Gigio diventerà più bravo e forte di me». Adesso Antonio (26 anni) è emigrato nella prima divisione greca. È stato ingaggiato dall’Asteras Tripolis, dopo una stagione trascorsa al Genoa alle spalle di Perin e Lamanna. DESIDERIO. Bene, fra i desideri di Gigio ci sarebbe quello di ritrovarsi, anche calcisticamente parlando, con Antonio. A maggior ragione nel Milan, la squadra dei loro sogni da bambini. Questa ipotesi era già stata accarezzata la scorsa estate, ma il ritorno di Gabriel da Napoli e la situazione piuttosto complicata di Diego Lopez, che solo a fine mercato ha trovato l’accordo con l’Espanyol, ha impedito il ricongiungimento a Milanello. Gigio Donnarumma, fino a questo momento, ha manifestato fede assoluta al Milan. Ma questa convinzione potrebbe essere resa ancora più robusta proprio dal fatto di poter ritrovare Antonio dopo tanti anni trascorsi lontani l’uno dall’altro. SCENARI. Quindi il destino di Gigio Donnarumma potrebbe essere legato a quello del fratello Antonio. Anche se, come sembra, il testimone adesso passa alla nuova dirigenza milanista. I padroni cinesi, ovviamente, non potranno presentarsi al popolo rossonero lasciandosi scappare quello che potrebbe diventare uno dei portieri più forti del calcio italiano. Anche perché Donnarumma ha qui a Milanello numerosi… fratellini (Locatelli, Calabria, De Sciglio, Zanellato, Niang e Suso) che piacciono in tutta Europa. Ma, soprattutto, ai tifosi del Milan…”. Questo quanto riportato da “Il Corriere dello Sport”.