L’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport” si sofferma sull’Avellino e sulla gara che gli irpini affronteranno domenica, quella contro il Messina.
L’Avellino alza l’asticella. Se l’allenatore, dopo avere scongiurato l’esonero, aveva detto che «la mia squadra può arrivare tra le prime tre», il presidente Angelo Antonio D’Agostino guarda più in alto. «Ho fatto delle scommesse, ho detto a diverse persone che a dicembre siamo primi in classifica», ha svelato durante la trasmissione di Sportchannel 214 destando l’attenzione di una tifoseria che da troppo tempo attende di vivere qualche soddisfaziona calcistica. La convinzione del patron di potere scalzare il Bari dalla vetta della classifica ha queste basi: «La squadra sta carburando, stiamo inseguendo il primo posto e non possiamo sbagliare più: sono ottimista sulla rimonta, senza pensare cosa fanno gli avversari. Dobbiamo guardare a noi stessi e aspettare il confronto con l’attuale capolista».
L’appuntamento è per lunedì 6 dicembre quando è previsto l’impegno casalingo, in notturna contro il Bari. Tre partite separano l’Avellino dallo scontro diretto: domenica c’è la trasferta di Messina, poi l’impegno casalingo col Picerno e, dopo il derby di Torre del Greco, arriverà il Bari al “Partenio”. L’Avellino è attualmente al 7° posto, a 7 lunghezze dalla capolista ma sembra abbia assunto la giusta mentalità per tenere fede alle aspettative generate da forti investimenti. Dopo l’unica sconfitta rimediata in questo torneo sul campo del Monterosi, ovvero da quando è avvenuto il ripensamento della società sul conto di Braglia (era stato convocato Vivarini, poi i calciatori chiedere di evitare l’esonero), la squadra ha ottenuto 12 punti in 6 partite. Una striscia che può essere senz’altro allungata in attesa della sfida al Bari le cui ultime due sconfitte esterne dimostrano che in questo campionato manda una formazione schiacciasassi, come lo era stato la Ternana nella passata stagione.
Domenica irpina attesi dal Messina di Capuano che si era lasciato male con l’Avellino. Dopo avere conquistato i playoff ed eliminato al primo turno contro la Ternana, fu esonerato per fare posto a Braglia. Il presidente sa che il tecnico ha il dente avvelenato: «Contro di noi vorrà far bene. Sarà una partita difficile».