Corriere dello Sport: “Serie B Balata, niente tris. I club non lo votano”
L’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport” si sofferma sulle elezioni in Lega B e su Balata.
L’assemblea della Serie B si è trasformata in un episodio di stallo politico senza precedenti. Il presidente uscente, Mauro Balata, che puntava alla riconferma e nutriva ambizioni di guidare la FIGC con il sostegno di una parte della Lega di Salvini, non è riuscito a ottenere i voti necessari per essere rieletto, nonostante non ci fossero veri e propri avversari in campo. La giornata, definita “tragicomica”, ha visto la rinuncia del candidato Giuseppe Dossena prima dell’inizio delle votazioni e cinque scrutini che non hanno raggiunto il quorum necessario.
Balata ha iniziato con 10 voti nella prima tornata, per poi ottenere 11 preferenze alla seconda, ma nella terza il numero è sceso nuovamente a 10. Invece di fermare l’assemblea per negoziare con i club scettici, ha deciso di proseguire, ma la quarta e la quinta tornata si sono rivelate un disastro per lui, con i voti che sono scesi prima a 9 e infine a 8. Le schede bianche sono aumentate, segno di una crescente insoddisfazione all’interno della categoria.
Balata ha quindi chiesto se l’esito dovesse essere interpretato come una richiesta di dimissioni o una sfiducia, ma i club dissidenti, tra cui Sampdoria, Palermo, Bari e Reggiana, non avevano l’intenzione di rimuoverlo dal suo incarico, bensì volevano un altro candidato alla guida della Serie B. La possibilità di commissariamento è stata evitata, ma l’assemblea è stata rinviata al 9 e 10 ottobre, con l’opportunità per nuovi o vecchi candidati di ripresentarsi. Non è ancora chiaro se Balata tenterà nuovamente di candidarsi.
Le cause dello stallo potrebbero essere molteplici. Da un lato, c’è una ragione politica: alcuni club non hanno apprezzato la sua rottura con il presidente della FIGC, Gabriele Gravina, e il suo avvicinamento alla Serie A. Dall’altro, ci sono questioni economiche: la Serie B ha perso fondi significativi dai diritti televisivi e dalla mutualità, proprio mentre il campionato stava crescendo in popolarità grazie a grandi piazze e playoff avvincenti. Indipendentemente dalle responsabilità dirette o indirette di Balata, questa situazione sembra aver contribuito alla sua mancata rielezione.