L’edizione odierna del “Corriere dello Sport” parla di grande delusa nell’ultimo giorno di mercato, dominato da Lazio e Milan: la Juve.
Non tanto per non aver battuto un colpo, anzi un click, in questo ultimo martedì di trattative – si legge -. Quello che paradossalmente pesa di più, in negativo, è vedere la Vecchia Signora ridursi alle ultime ore della sessione estiva per provare a correggere in extremis un mercato segnato profondamente dalla cessione di Cristiano Ronaldo e arrivarci per di più rassegnata dalla consapevolezza di non avere margine finanziario per tentare di chiudere un’operazione in più.
L’ultimo giorno di mercato è un gioco complicato, bisogna essere abituati a muoversi sul filo e di solito sono le medio-piccole a reggere meglio lo stress della caccia all’ultimo innesto che può cambiare le sorti della stagione. Oppure bisogna essere Claudio Lotito, che sa giocare con il tempo prendendo la controparte per sfinimento, un po’ come il cacciatore di squali Quint del classico di Spielberg. Voleva accontentare Sarri, voleva prendere Zaccagni, ma voleva fare tutto alle sue condizioni, sia con il Verona che con il giocatore. Porta a casa così un ultimo tassello che può davvero fare la differenza nell’ottica delle rotazioni tra campionato ed Europa League. All’ultimo giorno si è spinto anche il Milan, ultimando un paziente puzzle portato avanti in un’estate aperta dai grandi divorzi a parametro zero, Donnarumma e Calhanoglu, e scandita da un paziente lavoro di ricostruzione in quei ruoli rimasti scoperti. Un trequartista in più era quello che mancava e alla fine Maldini e Massara hanno saputo muoversi bene su più tavoli: quando è saltata la chance di prendere Faivre, hanno chiuso con Messias – conclude il quotidiano -.