L’edizione odierna del “Corriere dello Sport” si sofferma sul protocollo per la ripresa della Serie A. Non è considerato una priorità dal Comitato tecnico-scientifico del governo anche perché le sedute collettive delle squadre nei rispettivi centri di allenamento (con tanto di ritiri) dovrebbero iniziare solo il 18 maggio. Il tema centrale è “cosa fare se un atleta diventa positivo dopo la ripresa degli allenamenti”? Isolare solo il contagiato e fare due tamponi a tutti i componenti della squadra a distanza di 5 giorni oppure mettere in quarantena tutta la formazione? Se la scelta fosse quest’ultima, riprendere il campionato 2019-20, ma anche ripartire a settembre con quello 2020-21 sarebbe complicato perché il rischio di uno “stop and go” continuo diventerebbe elevato.