“Luciano Spalletti è carico e ha una grande responsabilità. Comincia il campionato ed è ormai un veterano, l’allenatore con il maggior numero di partite in serie A: 368. Ma non solo. E’ l’allenatore della storia della Roma con più di cento partite ad averne vinte di più. Sono 173, ad oggi, le partite in cui Luciano Spalletti si è seduto sulla panchina giallorossa. Di queste il tecnico ne ha vinte ben 97, pareggiate 44 e perse 32. Gli anni passano anche per lui e vuole provare a vincere un altro trofeo. PRONTI. Spalletti è carico. Arguto, pungente, polemico. E’ già in forma campionato. Rivendica i meriti della sua squadra in Portogallo, paragonando le pagelle dei giornali lusitani a quelle dei quotidiani italiani e vuole partire bene anche contro l’Udinese: «Noi siamo forti, e da subito dobbiamo essere anche grandi. Non dobbiamo pensare solo alla Juve, noi vogliamo vincerle tutte, vogliamo montare sopra tutto ciò che passa, ma poi bisogna confrontarsi con le altre squadre. Anche con chi è arrivato dietro di noi nella passata stagione. E non pensate che Milan e Inter siano inferiori a noi». Spalletti non sottovaluta l’Udinese, dove ha cominciato il percorso da grande allenatore: «E’ una squadra forte. Hanno giovani talenti e sanno farli giocare bene. Sarà sicuramente una partita dura, ci sarà da lottare, ma non hanno più Di Natale che ha smesso, e senza di lui perdono sicuramente qualcosa». La Roma dopo la partita contro il Porto ha qualcosa in più e non qualcosa in meno: «Non penso sia un peso aver giocato mercoledì, da quella sfida ne siamo usciti bene. La squadra ha dimostrato di essere pronta, ne traiamo una spinta in positivo, siamo consapevoli della nostra forza». LE SCELTE. La società lo ha accontentato sul mercato. A Spalletti questa Roma piace: «Io di questo gruppo mi fido moltissimo. Come ho detto ai giocatori, ho una delle formazioni più forti da quando faccio l’allenatore. E’ forte forte». Quest’anno la rosa è vasta e non potrà accontentare tutti: «Farò la formazione scegliendo sempre i migliori, senza farmi influenzare dai sentimenti. E se qualcuno viene al campo con il broncio resta fuori anche nella partita successiva». Tra le scelte da fare c’è anche quella del portiere: «Mercoledì ho preferito Alisson perché Szczesny si era allenato poco. Il polacco ha meritato di giocare questa partita, anche El Shaarawy, ma poi si fanno le scelte. Si sceglie in base a quello che è più forte al momento. Il calcio è cambiato, si corre di più in ogni partita e si possono avere due portieri sullo stesso piano. Se lo scorso anno sin dall’inizio non è stato così, con me adesso sarà diverso». PAREDES MEGLIO DI PJANIC. Spalletti poi mette in chiaro una cosa, prima di completare i preliminari di Champions con la partita di ritorno: «Noi non abbiamo la responsabilità dei mancati introiti economici della Roma. Noi casomai dobbiamo dare a questi giocatori il merito di aver creato l’opportunità di giocarsi questa possibilità di entrata. Vanno ringraziati». Il mercato è ancora aperto e il tecnico sembra convinto a confermare Paredes. Promuove l’argentino e saluta definitivamente Pjanic: «Strootman e Paredes sono più forti di Pjanic. Anche Gerson ha qualità, ma si deve calare nel nostro calcio. Con l’arrivo di Bruno Peres, Florenzi può giocare più avanti»”. Questo quanto si legge su “Il Corriere dello Sport”.