L’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport” si sofferma sul caos in serie A e sulla Salernitana all’attacco a preparare il ricorso.
Le strade nei pressi dello stadio sono chiuse al traffico. Ma il traffico non c’è. Ci sono persino le pattuglie della Polizia Municipale. Dinanzi alla Tribuna c’è Andrea, uno dei sette tifosi del Venezia, a Salerno dalla notte precedente col suo bandierone ancora arrotolato e imbustato. C’è anche qualche tifoso granata. Tutto potrebbe sembrare normale, ma normale non è. La gara non si gioca perché la Salernitana non c’è. Per ragioni di sanità pubblica l’Asl Salerno ha impedito ai campani, tra positivi al Covid e giocatori in quarantena, di partecipare all’evento sportivo. Ci sono, invece, arbitri e avversari. Il Venezia ne approfitta per fare un allenamento all’Arechi. L’altra metà campo è vuota. Per la Salernitana ci sono solo il segretario Dibrogni e l’addetto stampa Lambiase.
L’avvocato Eduardo Chiacchio, che cura gli interessi della Salernitana, è lapidario: «La Salernitana preannuncia un ricorso, che presenterà entro lunedì, per ottenere il riconoscimento della causa di forza maggiore, scongiurare lo 0-3 e il punto di penalizzazione. Le nuove disposizioni della Lega? In questo caso non sono applicabili perché il comunicato è stato pubblicato solo oggi (ieri) e certamente non può avere efficacia retroattiva. Intanto, contiamo entro lunedì di sapere quando il giudice sportivo si pronuncerà su Udinese-Salernitana». Questa, infatti, è la seconda gara consecutiva che i campani non giocano a causa del Covid. L’obiettivo è disputarle entrambe.
I giocatori positivi sono al momento sette (Kechrida e Schiavone si sono negativizzati), quattro dei quali riscontrati lunedì e in isolamento almeno fino al 12 gennaio. Gli altri calciatori, invece, sono in quarantena fino a oggi (compreso un gruppo di atleti della Primavera) perché contatti stretti. Se i tamponi molecolari oggi risulteranno negativi, nel pomeriggio potranno già allenarsi. Non erano in quarantena, invece, i due no vax perché non entrati in contatto con i positivi. Dunque, se tutto andrà bene, la Salernitana avrà il numero di atleti sufficiente per disputare la gara di domenica a Verona.
IERVOLINO. Sull’argomento si è espresso anche il neo patron della Salernitana, Danilo Iervolino, che in un post pubblicato ieri mattina sui social ha affermato: «I livelli di contagio raggiunti nelle ultime settimane sono un effetto preoccupante del diffondersi della pandemia. Sarebbe auspicabile che tutti, congiuntamente, ci adoperassimo al fine di frenare l’avanzata del virus. Non può sottrarsi da una simile responsabilità il mondo dello sport. Ritengo ragionevole che la Lega di serie A adotti gli opportuni provvedimenti al fine di sospendere le prossime giornate di campionato la cui regolarità, peraltro, potrebbe essere compromessa dalle numerose defezioni che ogni club, purtroppo, conta tra i suoi tesserati». Ore decisive per la scelta del direttore sportivo: se cioè confermare Fabiani o prendere Sabatini.