L’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport” si sofferma sul futuro di Paulo Dybala riportando un retroscena di quando l’attaccante era ancora in rosanero.
Dybala, Marotta, Ausilio e Baccin. Tutti protagonisti della stessa storia. Non quella del derby d’Italia di stasera, ma della trattativa di mercato che nel 2015 vide opposte la Juventus e l’Inter. La Joya, che al tempo era… U Picciriddu, vestiva la maglia del Palermo dove Baccin era stato promosso direttore sportivo a stagione iniziata, complice l’addio di Ceravolo, in rotta con Zamparini. Marotta e Paratici furono i primi, nel gennaio 2015, a chiedere informazioni sull’argentino coinvolgendo il patron, l’ad Cardinaletti (andatosene ad aprile) e Baccin, mentre Thohir e Ausilio provarono il sorpasso… in corsa cercando di strappare l’ok di Zamparini.
La prima offerta fu dei nerazzurri che misero sul piatto 25 milioni più 8 di bonus per accontentare il loro tecnico, Roberto Mancini. La Juventus, però, aveva una maggiore… potenza di fuoco e non ci fu partita: Marotta garantì 32 milioni più 8 di bonus, tutti maturati, e Paulo disse sì alla Signora indossando la maglia bianconera che non si è più tolto. Lo farà tra meno di due mesi, dopo tanti successi. Ora U Picciriddu non lo chiama più nessuno.