Corriere dello Sport: “Serie A. Effetto scommesse per riprendere quota. In arrivo a Palazzo Chigi un dossier della Figc sulla materia”

L’edizione odierna del “Corriere dello Sport” si sofferma sull’aiuto del mondo delle scommesse al calcio. E’ noto che il Decreto Dignità (varato nell’agosto del 2018 dal primo Governo Conte, con Di Maio allora ministro del Lavoro e dello Sviluppo economico), ha vietato in Italia qualsiasi forma di pubblicità, diretta o indiretta, relativa a giochi o scommesse con vincite di denaro. Tale divieto, applicato anche al calcio dall’allora governo gialloverde, ha creato parecchi malumori tra i presidenti oltre a non scoraggiare, dati alla mano, i veri ludopatici. Ecco perché è nata la richiesta all’Esecutivo di cancellare o quanto meno di rivedere quel decreto. Il sistema calcio nel suo complesso senza le partnership con il mondo delle scommesse ha avuto un danno stagionale di 100 milioni di euro. Più o meno. La cifra si raggiunge sommando alle sponsorizzazioni evaporate per i club di A a quelle di tutte le altre società, delle Leghe, della Figc e all’indotto generato con gli spazi pubblicitari in tv, periodici ecc legati a questo sport. I club qualche “scappatoia” per limitare i danni l’hanno trovata come per esempio quella di dare visibilità a dei portali di contenuti aventi però i nomi delle società stesse di scommesse (l’Inter con Bwin.tv) oppure con sistemi di pagamenti legali sempre alle aziende di betting (il Milan con Snai Pay). Altri, come per esempio la Juventus (Tenbet), la Roma (Awcbet) e il Bologna (Jbo), invece, hanno stretto accordi con realtà operanti al di fuori del territorio italiano. Di certo però non poter fare contratti con aziende che lavorano in Italia ha tolto tutta una serie di opportunità che avrebbero magari fruttato bei soldi visto che sulle maglie sono stati ricavati spazi per partnership minori (sulla manica o sul retro). E le aziende di betting, non potendo più accaparrarsele in Italia, hanno deciso di andarle a cogliere l’occasione all’estero. Una conferma si ha dal Report Calcio 2019 presentato dalla Figc: al 31 dicembre 2018 i club di A con un accordo con aziende di betting erano 15, adesso zero. Nel 2019-20 la Roma ha dovuto togliere dalle maglie da allenamento il marchio Betway che garantiva 4 milioni a stagione, la Lazio ne ha persi 5 rinunciando a Marathonbet e il Torino ha tolto dal bilancio il milione di SportPesa. In tutto una decina di milioni solo limitandoci a queste 3 società. All’estero si fanno meno problemi, soprattutto in Inghilterra dove i club della Premier fanno autentiche fortune con le aziende di scommesse (Betway per esempio versa oltre 10 milioni di sterline a stagione nelle casse del West Ham; il totale stagione delle 20 formazioni si aggira sui 70 milioni).