Corriere dello Sport, serie A: “Calciopoli, Juve gelata: «Niente risarcimento». Il Tar boccia il ricorso dei bianconeri che chiedevano 443 milioni”

Il Tar del Lazio ha respinto il ricorso della Juventus che chiedeva un maxi risarcimento di 443 milioni di euro alla Figc per il danno subito, a suo parere, in seguito alla revoca dello scudetto 2006 e della conseguente retrocessione in serie B, oltreché per presunta «disparità di trattamento» rispetto all’Inter: la sentenza, depositata ieri dopo l’udienza del 18 luglio – mezz’ora di dibattimento presso la I Sezione Ter (presidente Germana Panzironi, relatore Alessandro Tommasetti) – stabilisce che il Tribunale amministrativo regionale non può pronunciarsi se lo ha già fatto il Collegio arbitrale.

POSIZIONE. La battaglia giudiziaria affonda radici nel 2006, quando le sentenze della giustizia sportiva, in seguito a Calciopoli, portarono alle note sanzioni nei confronti della Juventus e all’attribuzione all’Inter di uno dei due scudetti cancellati. Oggetto del contendere anche la successiva mancata revoca del titolo assegnato a tavolino: la Juventus lamentava infatti disparità di trattamento, ritenendo che in seguito alla relazione del 2011 del procuratore Stefano Palazzi, anche l’Inter avrebbe dovuto essere oggetto di analogo provvedimento disciplinare. «A fronte di una situazione in cui l’Inter ha avuto lo scudetto per scorrimento della graduatoria a seguito di una sanzione inflitta dalla giustizia sportiva – la posizione bianconera -, successivamente, quando sono stati accertati illeciti sportivi prescritti da parte dell’Inter, il Consiglio federale della Figc non aveva adottato provvedimenti». Da qui, la richiesta di un risarcimento per danni di 443 milioni di euro contro la Figc e nei confronti del club nerazzurro. Il punto è fondamentale, perché il Tar ha respinto la richiesta di risarcimento in considerazione di un precedente ricorso presentato nel 2006 dalla Juventus e poi abbandonato a favore di un lodo arbitrale da cui uscì sconfitta: i fatti che hanno suggerito il ricorso sono in realtà successivi. PASSI. Nessuna reazione da parte del presidente Andrea Agnelli, che ha appreso la notizia appena rientrato da Ginevra dove, con l’ad Beppe Marotta, aveva partecipato ai lavori dell’Eca, l’European Club Association. Gli avvocati della Juventus si riservano di analizzare attentamente le motivazioni e valutare successivamente i passi da compiere per tutelare le ragioni del club. Resta la possibilità di ricorrere al Consiglio di Stato.

MEMORIA. «E’ chiaro che siamo soddisfatti» dicono in Figc, rilevando come «tra l’altro, se la motivazione è questa, il giudice ha accolto in pieno la tesi della nostra memoria». Soddisfatto l’ex patron dell’Inter Massimo Moratti che ha sempre considerato lo scudetto avuto a tavolino come «il più bello». Il club nerazzurro era intervenuto al dibattimento assistito dall’avvocato Luisa Torchia. La legale parlò nell’occasione di «puro antagonismo sportivo portato nelle aule dei tribunali», ribadendo l’assoluta estraneità dell’Inter e giudicando «inammissibile e infondata» la posizione della Juventus. «Infondata e astronomica» fu invece la definizione della richiesta risarcitoria da parte dell’avvocato della Figc, Luigi Modugno; il presidente Carlo Tavecchio, precedentemente, aveva parlato di «lite temeraria»“. Questo quanto si legge nell’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport”.