Corriere dello Sport: “Serie A, alle 12:30 Inter-Udinese. Le probabili formazioni”

L’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport” si sofferma sulla gara in programma oggi tra Inter e Udinese.

Çalhanoglu, dove eravamo rimasti? Già perché l’avventura in nerazzurro del centrocampista turco è rimasta ferma di fatto alla prima uscita ufficiale, con il Genoa: gol, assist direttamente da corner per Skriniar e prestazione scintillante. Da quella volta, però, non è più riuscito a esprimersi sugli stessi livelli. E’ vero ci sono stati un altro angolo vincente, per Dzeko in casa della Fiorentina, e la traversa che ha propiziato la rete, sempre del bosniaco, domenica scorsa con la Juventus. Ma, in generale, la luce di Çala si è accesa soltanto a intermittenza. Solo che, per completare la sua Inter, Inzaghi ha bisogno versione migliore del turco, quella che, proprio da parte del suo nuovo allenatore, lo aveva fatto accostare a Luis Alberto della Lazio: un paragone non banale, ma soprattutto significativo per quali e quante aspettative ci fossero e ci siano nei suoi confronti. Ovvio che, al di là della “difesa” sempre irreprensibile di Inzaghi, il suo contributo non possa essere limitato alla battuta dei calci piazzati.

Oggi all’ora di pranzo, dopo la panchina di Empoli (la seconda per scelta tecnica dopo quella con il Bologna il 18 settembre) Çalhanoglu tornerà tra i titolari dell’Inter che affronterà l’Udinese. Il guaio alla caviglia rimediato in nazionale è ormai smaltito e ci sono tutte le condizioni perché il turco dia una svolta alla sua stagione. Serve uno squillo immediato, per poi caricarsi per altri due appuntamenti decisivi. Mercoledì, infatti, i nerazzurri saranno di scena in casa dello Sheriff, con il preciso obiettivo di tornare in Italia con 3 punti che varrebbero come una mezza ipoteca per la qualificazione alla seconda fase di Champions. Domenica prossima, invece, ecco il derby con il Milan, ovvero la squadra che Çal ha deciso di lasciare, per di più scegliendo di attraversare il Naviglio. Inevitabile che, da quel giorno, sia finito nel mirino dei tifosi del Diavolo. Lo considerano un traditore e quindi si può già dare per scontata un certo tipo di accoglienza, tanto più che San Siro sarà più colorato di rossonero che di nerazzurro.