L’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport” si sofferma sulla vittoria conquistata ieri del Palermo contro il Campobasso.
Un folle concentrato di emozioni ha reso elettrica una sfida che dopo 5′ sembrava quasi archiviata e che la superficialità del Palermo ha incredibilmente riaperto. In vantaggio di due gol e di un uomo, apparentemente in tranquillo controllo del match, i rosanero ad avvio ripresa hanno permesso una ripartenza al Campobasso e dopo il gol di Rossetti sono apparsi paralizzati dalla paura, restituendo pure la parità numerica per il rosso diretto, severo ma evitabile, di Odjer, fino a quel momento uno dei migliori.
I molisani a 12′ dal termine hanno avuto la grande chance del pari per un rigore, concesso per una scivolata di Lancini su Tenkorang che sembrava sul pallone. Ma Bontà ha clamorosamente centrato la traversa, e subito dopo Brunori ha chiuso i conti con un contropiede su assist di Valente.
Il Palermo torna dunque alla vittoria ad un mese esatto da quella sul Latina ma il suo comportamento è indecifrabile. Squadra aggressiva, determinata ed abile nella gestione per quasi un’ora, poi in balia degli eventi. Filippi aveva operato scelte coraggiose, dettate dalla necessità di rotazione ma anche dal desiderio di ricevere il massimo delle energie da chi finora aveva giocato meno. Non l’ha tradito Silipo, che ha messo subito la gara in discesa, entrando negli episodi decisivi compresa l’espulsione di Giunta, mentre Odjer, eccellente sia in contenimento che in costruzione, ha rischiato di compromettere la gara con l’espulsione.