Corriere dello Sport: “S’è sbriciolato del tutto il Palermo di Corini. Il punto di giornata in serie B”
L’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport” fa il punto sulla giornata di serie B in particolar modo sul Palermo sconfitto a Terni.
Le contemporanee prodezze di Cheddira e Palumbo indicano perché la qualità può diventare una discriminante decisiva in questa stagione non solo per Bari e Ternana. Non vanno, ovviamente, dimenticati i funambolici cecchini di Inzaghi. Menez e Rivas si prendono il derby di Calabria e mantengono la Reggina incollata in vetta nonostante le sconfitte di Modena (immeritata) e prima al “Liberati”, quest’ultima non arrivata evidentemente per caso. Di pugliesi, calabresi e ternani, infatti, dovremo abituarci a sentir a lungo parlare. L’8ª rete del marocchino, la prima di rigore, a Venezia ( J oronen ipnotizzato e spiazzato) non ha semplicemente il valore di consegnare ai Galletti il comando delle operazioni. Allontana anche le Fere dalla vetta ed evita a Inzaghi di issarsi da solo lassù. Lucarelli, tuttavia, non si accontenterà di un ruolo da comprimario in un torneo aperto a infinite soluzioni. Intanto, la 4ª vittoria di fila degli umbri è congrua alle ambizioni del patron Bandecchi che più volte, a modo suo, ha fatto capire che non si sarebbe accontentato di un’aurea mediocrità. Mai più riti cabalistici, niente magliette da lavare o da bruciare, ma prove concrete che è possibile fare di più.
Servito! E così, in partita per un tempo, s’è sbriciolato del tutto il Palermo di Corini a cui gli alibi, evidentemente, non bastano a giustificare una fragilità mentale preoccupante e avvilente per un gruppo immaginato e costruito (frettolosamente) per avere ben altre aspirazioni.
Intanto, comandano Inzaghi e Mignani, ed è giusto così. Perché il Brescia si fa riprendere in casa dal Cittadella e perde il primato. SuperPippo, invece, griffa il derby mentre il tecnico ligure vola in Laguna. Anche contro l’altro debuttante Javorcic – reduce dalla vittoria di Cagliari – i pugliesi confermano tutte le loro qualità: organizzazione, semplicità ed efficacia. Prove incontrovertibili dell’assoluta personalità della squadra costruita dal ds Polito su mandato del patron De Laurentiis per andare lontano. Anche perché, come dimostra la vittoria del Frosinone di Grosso sulla Spal, se qualità e intensità hanno spesso fatto la differenza, è sempre il fattore mentale ad assicurare un formidabile propellente per vincere in una B indecifrabile. E bellissima!