“Adam Johnson, esterno del Sunderland e della Nazionale inglese, si è dichiarato colpevole ieri di avere avuto rapporti sessuali consenzienti con una minore e, in un capo d’imputazione secondario, di averla adescata e corrotta sapendo che aveva all’epoca 15 anni. La pena massima per quei due capi d’imputazione è di 30 mesi anche se, secondo gli esperti, Johnson potrebbe cavarsela con un periodo di lavori ai servizi sociali. Il giocatore, che all’inizio aveva ammesso soltanto di aver scambiato un bacio con la ragazza, però si è dichiarato innocente per quanto riguarda altri due capi d’imputazione, legati al tipo di attività sessuale con la minore entrambi dei quali prevedono pene ben più severe, fino a 14 anni di reclusione. Sarà il processo, in corso al tribunale di Bradford, a determinare la sua colpevolezza o innocenza sugli altri due capi e, di fatto, decidere se potrà continuare la carriera di calciatore: la sentenza è attesa nel giro di due o tre settimane. Il Sunderland ha comunque ribadito che Johnson continuerà regolarmente a giocare durante il processo in base al principio secondo cui viene ritenuto innocente fino a prova contraria. I fatti risalgono ai primi mesi del 2014. Johnson, che ha un figlio con la compagna Stacey Flounders (che lo ha accompagnato in tribunale), avrebbe conosciuto la ragazza 15enne e avrebbe avuto il rapporto con lei mentre la compagna era in incinta. Adam, 28 anni, era stato arrestato a marzo scorso con queste imputazioni e poi rilasciato su cauzione, mentre la sua squadra lo aveva reintegrato dopo una breve sospensione. Il Sunderland, la squadra della sua città, lo ha acquistato nel 2012 dal Manchester City (con cui nel 2010 aveva segnato un gol, il suo primo con i Citizens, alla Juventus in Europa League) per tredici milioni di euro: in questa stagione ha messo insieme appena cinque presenze e un gol”. Questo è quanto si legge sull’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport”.