“Non segna in A da quasi un anno. L’ultimo gol, Alessandro Diamanti lo ha realizzato con la maglia dell’Atalanta il 20 marzo 2016 in occasione della gara interna (2-0) con il Bologna. Alino ha fame e vuole interrompere il digiuno. Il match in programma domenica contro la Roma, squadra alla quale nel 2008 quando era a Livorno mise il bastone tra le ruote nella corsa scudetto con una rete su punizione all’Olimpico, potrebbe essere l’occasione giusta per il suo rilancio? La squalifica di Balogh libera un posto sul fronte offensivo e alimenta inevitabilmente le ambizioni di chi, come Diamanti, vuole uscire dal cono d’ombra e recitare un ruolo da protagonista. Il numero 23 rosanero, inquadrato come alter ego di Bruno Henrique in qualità di trequartista centrale, dovrà “sgomitare” per conquistare un posto in prima fila ma, complice l’assenza di un concorrente, la strada per arrivare alla titolarità sembra in questo caso meno tortuosa rispetto ad altre volte.
TREND DA INVERTIRE Puntare sulla voglia di riscatto del trentatreenne fantasista toscano, in grado comunque di alzare il livello di competitività della squadra e anche di incidere come dimostrano i 5 assist confezionati in questo campionato in cui finora ha collezionato 22 presenze di cui solo 11 da titolare per un totale di 1.112 minuti giocati, potrebbe essere una strategia vincente. Una mossa che, a seconda ovviamente dello stato di forma del diretto interessato, condizionato in questa stagione dalla mancanza di continuità ma anche dalla consapevolezza di non essere mai stato al centro del progetto tecnico, potrebbe essere funzionale alle esigenze di una formazione come quella rosanero ancora alla ricerca di imprevedibilità in fase realizzativa. E Diamanti, particolarmente temibile sui calci piazzati, può essere un valore aggiunto. Nello stesso tempo, però, bisognerebbe entrare nella mente di Lopez e convincerlo che, giocando solo gli ultimi 8 minuti come avvenuto domenica a Torino, l’ex Guangzhou difficilmente potrà essere determinante. Lui si sente un titolare a tutti gli effetti (l’ultima volta che ha giocato dall’inizio risale al match casalingo contro il Pescara del 22 dicembre) e dalle retrovie freme dal desiderio di dimostrare che i tifosi del Palermo, club con cui la scorsa estate ha firmato un biennale con opzione per il terzo anno, non hanno ancora visto il vero Diamanti. Il giocatore che, anche in virtù di una maggiore brillantezza atletica, qualche anno fa lasciò una traccia importante conquistando anche una maglia in Nazionale“. Questo quanto riporta l’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport”.