L’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport” si sofferma sul Palermo sconfitto in casa dalla Salernitana.
La partita tra Palermo e Salernitana ha visto il Palermo affondare in casa, continuando a soffrire il “tabù” del Barbera, dove ha segnato solo un gol in tre partite. La Salernitana, guidata da Martusciello, ha meritato la vittoria grazie a una prestazione autoritaria nel primo tempo e difensiva, ma ordinata, nel secondo. Per Dionisi, questa è stata la prima sconfitta casalinga, confermando i problemi di concretezza della squadra.
La Salernitana ha prevalso nei duelli e ha mostrato coraggio nei primi 30 minuti, con Amatucci che ha brillato nella gestione della palla e Simy che ha tenuto occupati i centrali del Palermo. Il gol decisivo è arrivato in modo casuale, con un tiro-cross di Tello che ha superato Desplanches. Dopo il gol, i granata non hanno concesso grandi opportunità agli avversari.
Il Palermo ha mostrato più impeto nel secondo tempo, ma senza la qualità necessaria. Le Douaron è stato sostituito all’intervallo, mentre Brunori e Henry non hanno fatto meglio nel finale. Nonostante ciò, il Palermo può recriminare per alcune occasioni importanti, soprattutto con Segre nel primo tempo e con Verre e Di Francesco nel finale, quest’ultimo fermato da una grande parata di Sepe al 90′. La Salernitana, passata a un 5-3-2 per resistere, è riuscita a mantenere il vantaggio e interrompere la striscia positiva del Palermo di cinque partite utili.
La sconfitta evidenzia i problemi del Palermo in fase offensiva e la necessità di trovare soluzioni per essere più incisivi davanti alla porta, mentre la Salernitana ha dimostrato solidità e grande spirito di sacrificio.