Corriere dello Sport: “Scatta domenica il secondo Mondiale di fila senza la Nazionale azzurra. Doha, dall’Italia con furore”

L’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport” si sofferma sull’inizio del Mondiale in Qatar.

Tra rimorsi e rimpianti, l’Italia si prepara a seguire in poltrona con pizza, birra e un po’ di invidia un Mondiale da 14,83 miliardi, il valore globale delle trentadue nazionali qualificate, ripensando ai rigori sbagliati da Jorginho nella doppia sfida con la Svizzera e al gol di Trajkovski nello spareggio perso con la Macedonia, al 65° posto nel ranking della Fifa. Italia delusa, tradita e bocciata, come era già capitato nel 2018, quando non era riuscita a salire sull’aereo per la Russia. Un danno in termini di prestigio e credibilità, parole usate dal ct Mancini, proprio quando il nostro sistema si stava godendo il trionfo all’Europeo, celebrato con orgoglio per la bellezza e la modernità di un calcio da cinema. Niente Qatar, dove in compenso traslocherà per un mese una Serie A che ha certificato, nelle prime quindici giornate, il dominio del Napoli. Un campionato che ha regalato emozioni e spettacolo: 150 partite e 387 gol, ma a casa resterà anche Osimhen, capocannoniere con nove reti.

La Nigeria di Victor, il centravanti che per De Laurentiis vale 120 milioni, è stata eliminata nel playoff dal Ghana e sarà una delle grandi assenti dell’Africa, come l’Egitto di Momo Salah. Un’Italia spettatrice nostalgica, con le sue quattro medaglie d’oro sul petto, ma lo stesso protagonista in Qatar, in attesa di tornare a pensare dal 4 gennaio alla corsa per lo scudetto.

Da Lautaro Martinez a Lukaku, da Di Maria a Vlahovic, da Leão a Giroud, da Kim a Zielinski, da Dybala a Zalewski, da Nico Gonzalez a Jovic. Sessantasette i giocatori stranieri della Serie A entrati nelle liste dei commissari tecnici. Diciassette club su venti saranno presenti al Mondiale, tranne il Monza (che ha puntato con decisione su una politica di mercato indirizzata sugli italiani), il Lecce e l’Empoli, appena premiato da Mancini con la convocazione – per le amichevoli con Albania e Austria – del terzino sinistro Fabiano Parisi, che fino al 2019 era in Serie D nell’Avellino e adesso viene studiato con attenzione dalla Lazio.