“Su 22 squadre che oggi si incamminano sul sentiero più lungo del calcio italiano (42 partite di campionato più play-out e playoff ), solo due non hanno mai conosciuto la Serie A, l’Entella e il Cittadella. Le altre 20, chi tanti anni fa (lo Spezia nella notte dei tempi), chi di recente, sanno cosa vuol dire giocare con le grandi. E’ anche per questo che il campionato di B ha un sapore forte, quello del riscatto. E’ ricco di giovani, di talenti freschi. Orsolini l’anno scorso giocava nell’Ascoli, Belec e Letizia nel Carpi, Avenatti nella Ternana, Verde nell’Avellino, tutti giovani, quasi tutti italiani, ora giocano in Serie A. La prossima stagione sarà ancora più interessante, perché fra le neopromosse ci sono due squadre con una vera nobiltà, il Venezia dove giocò Valentino Mazzola e il Parma che con Scala, Ancelotti, Malesani e Prandelli raggiunse livelli poi dissolti per anni. Tornano in B da protagoniste, con società dalle basi solide, con ambizioni, con panchine dai nomi prestigiosi come quello di Filippo Inzaghi. Almeno metà schieramento parte puntando alla promozione. Palermo, Empoli e Pescara appena retrocesse, Cittadella, Carpi, Spezia, Perugia e Frosinone, fermate l’anno scorso ai play-off , più qualche sorpresa, sono tutte in corsa. Si parte stasera con ParmaCremonese, le ex squadre di Hernan Crespo (tornato nel club in altra veste) ed Enrico Chiesa. La B non dimentica la storia”. Questo ciò che si legge sull’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport”.