Momento della verità per la Salernitana ormai vicinissimo: alla mezzanotte scade il termine fissato per la cessione del club.
Secondo quanto riporta l’edizione odierna del “Corriere dello Sport”, le ipotesi di possibili acquirenti si affollano ma non è facile capire quali (Radrizzani o cordate mediorientali) si riveleranno effettivamente concrete e praticabili.
La Salernitana è controllata da Morgestern (Mezzaroma) e Omnia Service (Enrico Lotito), una struttura proprietaria incompatibile con le norme organizzative interne (NOIF) della FIGC che vietano la proprietà multipla di club della stessa serie da parte di soggetti uniti da vincoli di parentela. Non ci sono alternative alla vendita perché la credibilità del campionato è un bene collettivo da tutelare ad ogni costo e qualsiasi situazione che adombri potenziali conflitti di interesse finirebbe per danneggiare il valore di tutti gli azionisti della Serie A. In via Allegri si considera quindi il trust una soluzione temporanea, praticabile solo a precise condizioni. La FIGC pone tre condizioni. La prima è che il trust sia blind (cioè cieco) quindi completamente separato dal proprietario. La seconda è la firma di un mandato irrevocabile alla vendita del club per un massimo di sei mesi da consegnare al trustee all’atto della nomina. La terza condizione è che la proprietà doti il trust delle risorse sufficienti a pagare gli stipendi e coprire i costi di gestione.
Ogni altra soluzione implicherebbe la cancellazione della Salernitana dal calcio professionistico, eventualità che la FIGC intende ovviamente scongiurare, per rispetto di una piazza importante e appassionata.