L’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport” si sofferma sulla gara di oggi che il Palermo giocherà contro il Campobasso.
A metà strada fra la ricerca di un percorso da costruire e la necessità immediata di non restare troppo attardato in graduatoria, Silvio Baldini mette dei punti fermi. E non si trincera dietro pretattiche inutili. A Campobasso, una delle trasferte più disagevoli sul piano logistico (volo fino a Roma poi tre ore di pullman), il Palermo ruota ancora gli effettivi, un po’ per obbligo (Lancini squalificato), molto per trovare nuova linfa alla terza partita della settimana. In fondo, la rosa a disposizione dovrebbe garantire differenze di rendimento minime.
Dunque, in difesa torna titolare Somma, al debutto stagionale dopo essere stato escluso da Filippi. La sua ultima presenza risale al 10 aprile dell’anno scorso. Prima volta dall’inizio col nuovo allenatore anche per Perrotta, che sarà impiegato da terzino sinistro. In mezzo, si punta sulla sostanza di Odjer che darà un turno di riposo a Damiani. E fra le tre mezze punte dietro Brunori, riappare Felici, che ha il cambio di passo per creare pericoli. Out per motivi fisici Marong, Doda e Dall’Oglio.
Aggressivi contro le ripartenze. Alla vigilia Baldini ha analizzato con lucidità i problemi che sta incontrando. E ha voluto subito lanciare un messaggio di ottimismo: «Non posso essere preoccupato dopo 3 partite del mio ciclo, se fai questo mestiere devi trasmettere alla squadra concetti positivi. I black out capitano anche alle grandi, dobbiamo essere liberi di testa, concentrarci sul modo di affrontare il match ed evitare di trovare appigli per giustificare gli errori. Il mental coach? Il suo lavoro diventa fondamentale, ha già creato un bellissimo rapporto con tanti ragazzi cui cerca di dare indicazioni, aiutandoli a focalizzare l’attenzione. Palermo scivolato in classifica? Ci sono ancora tantissime gare per arrivare in alto, pensiamo al presente».